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Chi staccherà la spina al campionato? Figc: posticipare Euro2020. Ipotesi A a 22 squadre

Gabriele Gravina

Domani consiglio straordinario: si può decidere di sospendere la Serie A fino al 3 aprile. Ma si chiede anche una mano alla Uefa.

Adesso la questione è soprattutto una: chi staccherà la spina. La convinzione generalizzata nel mondo del calcio italiano è che la Serie A si fermerà, almeno fino al 3 aprile: l’emergenza coronavirus lo rende quasi inevitabile. E per questo la Federcalcio ha convocato per domani un Consiglio straordinario: lo spettro è una Serie A 2020/21 da allargare a 22 squadre. Per evitarlo la Figc chiede all’Uefa di posticipare l’Europeo. Mentre governo e Lega Serie A si rimpallano la responsabilità di non aver fermato ieri il pallone bucato dal virus, scrive La Repubblica.

TENSIONE. La Figc pare favorevole a uno stop del campionato, ma il governo non ha alcuna intenzione di fermare il calcio prima del Consiglio federale che domani metterà di fronte le componenti: Federcalcio, Lega di Serie A e calciatori, ma anche Serie B, C, dilettanti, allenatori e arbitri. Possibile la richiesta al governo di fermare le competizioni, magari fino al 3 aprile, data di scadenza del decreto. E se pure il governo dicesse “no”, potrebbe essere il n.1 della Figc Gravina a interrompere i giochi in prima persona.

EUROPA. Proprio domani però c’è Valencia-Atalanta e sarebbe grottesco vedere un’italiana giocare in Champions poche ore dopo uno stop della Serie A. Per questo da ieri i vertici del calcio italiano sono in pressing sul n.1 dell’Uefa, Ceferin, chiedendo che l’Europa faccia sistema e affronti unita l’emergenza. Come? Rinviando l’Europeo: di 15 giorni, all’autunno o al 2021. Per poi fermare tutte le competizioni europee per un mese, comprese Champions ed Europa League. Così la Serie A — ma anche la Bundesliga, che ha annunciato nuove misure, o l’Olanda, dove l’Ajax ha un dipendente in isolamento — avrebbe il tempo per fermarsi, calendarizzare su giugno le partite mancanti e portare a termine la stagione.

SERIE A 22 SQUADRE. Ma cosa succederebbe se un giocatore di Serie A risultasse contagiato? Molti club di Serie A hanno mandato a casa personale al seguito della squadra per febbre o raffreddori, qualcuno ha iniziato a chiedere tamponi e usare i termoscanner prima degli allenamenti. Un atleta contagiato imporrebbe lo stop al campionato. E, forse, la sua conclusione. In caso di stop, l’ipotesi è di congelare la classifica: nessuno scenderebbe in B, «perché è ingiusto far pagare un prezzo così alto con ancora 12 gare da giocare». Ma chi ha diritto a salire dalla B – in caso di stop, niente play off, quindi oggi solo 2 club, Benevento e Crotonenon potrebbe essere penalizzato. La soluzione? Serie A a 22 squadre nel 2020/21. Lo scudetto invece potrebbe non essere assegnato.

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