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Iachini: “Sento troppa sfiducia, bicchiere mezzo pieno. Il Var va usato, la Samp…”

Tempo di vigilia di campionato per i viola. Presenta la sfida di Marassi contro la Sampdoria della sua Fiorentina il tecnico viola Giuseppe Iachini

Il tecnico viola Giuseppe Iachini prende la parola in sala stampa per presentare la gara contro la Sampdoria di domani a Marassi. Segui LIVE la conferenza su VI.IT dalle 14:15.

Ho sentito un po’ di scoramento, un po’ di sfiducia. Guardiamo il bicchiere mezzo pieno, per il lavoro che stiamo facendo, da quaranta giorni. Siamo cresciuti, ci siamo giocati le partite anche fuori casa. Se abbiamo raccolto qualcosa in meno è perché siamo stati penalizzati, ad esempio dall’aspetto Var. Stiamo concedendo poco, anche a squadre forti ed attrezzate. Abbiamo ampi margini di miglioramento, sulla fase di palleggio e possesso, per essere più fluidi. Lo abbiamo fatto ad onde, abbiamo fatto bene e meno bene, sbagliando situazioni tecniche. Da Beppe in quaranta giorni non possiamo pretendere quello che altri fanno in otto mesi o in anni. Sappiamo di poter migliorare, abbiamo l’attacco più giovane del campionato, tolto Franck che adesso non c’è. Ci vuole costanza, lavoro. Adesso stiamo anche recuperando dei ragazzi: Federico sta arrivando al top a livello psicofisico. Duncan lo abbiamo recuperato, domattina faremo il punto con i medici, ma viene con noi e può giocare. Badelj sta migliorando molto, Caceres sta bene. Non voglio alibi, li odio, ma valutiamo bene il nostro percorso di lavoro da quaranta giorni a questa parte. Noi dobbiamo essere sempre la squadra di Napoli”.

Su Ranieri: “E’ un maestro, uno di quelli a cui sono più affezionato. Sul piano tattico, della lettura e della gestione della partita è un ottimo allenatore. Lo ritrovo con piacere, sono stato il suo capitano, abbiamo lavorato insieme in un periodo bello. Ci affrontiamo con grande stima, ognuno cercherà di fare del proprio meglio. Fa piacere ritrovare persone così“.

Sulla classifica, Fiorentina e Samp le due deluse?Non so se il percorso della Sampdoria sia uguale al nostro. Noi abbiamo cambiato la proprietà, ci sono degli stravolgimenti in questi casi. Il nostro percorso sta iniziando adesso. C’è bisogno di crescita e di tempo. La situazione della Sampdoria è così da anni, collaudata, con giocatori che ci sono da tempo. Hanno forza davanti, non so quanti in Serie A abbiano i numeri di Gabbiadini, Quagliarella e Ramirez. Non siamo preoccupati per la classifica, ma adesso è inutile pensare ad Amrabat o cose future: pensiamo a quelli che siamo, miglioriamo dove dobbiamo farlo“.

Sul cambio di modulo: “Stiamo lavorando, quando si costruisce una casa non si parte dal tetto. Dobbiamo dare certezze alla squadra, per prima cosa. Per cambiare modulo dobbiamo avere certezze. All’inizio del campionato, quando hanno provato a cambiare, la squadra non ha risposto molto bene. Ci stiamo lavorando, ci vuole sicurezza con un’altra formula in campo“.

Tabella di marcia rispettata?Manca qualche punto, anche se io vado avanti con equilibrio. Per me il bicchiere è molto mezzo pieno, vedo i ragazzi cresciuti. Ieri leggevo un’intervista di Bonucci, che diceva che ancora la squadra deve capire bene il metodo di Sarri. Stiamo parlando di una squadra che ha due squadre di campioni, che lavorano insieme da mesi. Questo per me non è un alibi, non ce ne devono essere. Ma io sono uno e loro sono ventisette: sono loro che devono capire me, si fa prima”.

Favorevole alla chiamata Var dalla panchina?Mi può stare anche bene, ma ognuno nella vita deve fare bene il suo lavoro. In questo caso nessuno parlerebbe. Qui sono nate polemiche sulla Var perché si era iniziato in un certo modo, che aveva tolto praticamente tutti gli errori, e poi si è deciso di tornare indietro utilizzandola meno. Basta far osservare le regole, visto che si è deciso di introdurla, va usata. Il pubblico era più sereno quando si utilizzava di più la Var. Per gli arbitri è un grande aiuto. A fine partita, se l’arbitro ha fatto bene, prende 7 o 8 in pagella. Detto questo si può anche sbagliare, ma la percentuale d’errore sarebbe quasi azzerata“.

Su Vlahovic e Cutrone: “Sono ragazzi giovani. Patrick non giocava da mesi, ha fatto un lavoro diverso. Ricordiamoci che è molto giovane, come lo stesso Dusan, sui quali stiamo lavorando tatticamente e fisicamente. Un allenatore mio, una volta, diceva ‘come gioca centravanti gioca squadra’. Era Boskov“.

Sulla Samp: “Ekdal è forte, ma chi lo sostituirà lo fa da tempo, immagino sia Vieira. Dovremo essere organizzati, anche con le coperture preventive perché loro verticalizzano velocemente. Il campo? Sappiamo quanto sia caldo, dobbiamo giocare con personalità nelle due fasi di gioco“.

Su Quagliarella: “I numeri parlano, presenze e gol. Si parla di 400 presenze in Serie A, centinaia di gol. L’attenzione dovrà essere massima. Il mix ideale è avere un po’ di giocatori esperti da mettere al fianco dei nostri giovani. Questi li abbiamo, purtroppo ci è mancato Franck“.

Mancata grinta con l’Atalanta? “Siamo partiti bene, ma abbiamo sbagliato troppi palloni in uscita. Non alzando la squadra non siamo stati veloci e bravi ad andare a riprenderci il pallone. Dobbiamo migliorare, inoltre nell’ultima partita ho visto una leggera flessione fisica da parte di qualche ragazzo. Non ho visto la gamba migliore dopo le 7 partite in 18 giorni”.

Ancora su Cutrone e Vlahovic: “Hanno le stesse possibilità di scendere in campo, dipende dalle partite e dagli avversari. Da tutti e due mi aspetto un contributo, che giochino dall’inizio o nel secondo tempo. O addirittura che giochino insieme, stiamo lavorando per quello“.

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