La Fiorentina esce sconfitta, con un risultato pesante, anche dall’ultima partita del 2019. La Roma passa 4-1 al Franchi: bene Dusan, male Pulgar e i difensori.
Un pesante 1-4 in casa per chiudere il disastroso 2019. Tante assenze (Chiesa-Ribery su tutte), differenza tecnica enorme con la Roma. Montella ci prova con ‘l’attacco pesante’ Vlahovic-Boateng, ma a centrocampo e sulla trequarti i giallorossi sono troppo superiori. E restano freddissimi dalle parti di Dragowski.
Dragowski: 5,5. Incolpevole sui primi due gol capolavoro della Roma, poteva fare qualcosa in più sul tris di Pellegrini. Poche responsabilità anche sul poker di Zaniolo. Ma 4 gol al passivo sono pesanti da digerire.
Milenkovic: 5,5. I pericoli maggiori vengono dal lato opposto del campo, lui non soffre particolarmente e si fa apprezzare su un bell’anticipo a metà campo su Pellegrini che avvia un’azione pericolosa di Vlahovic. Ma come tutta la difesa soffre la qualità avversaria.
Pezzella: 5. Soffre tremendamente la fisicità di Dzeko e la grande partita del bosniaco. Bravissimo a chiudere Zaniolo in avvio, costretto invece al giallo sull’ex viola al 20′. Poteva far meglio al 49′ di testa da calcio piazzato. Nel finale sceglie di restare in mezzo sul contropiede della Roma e Zaniolo infila il poker.
Caceres: 5,5. Alterna ottime cose ad azioni di sofferenza. La Roma sfonda spesso dalla sua parte, anche perché Dalbert non lo assiste un granché. Non è messo benissimo sul primo gol giallorosso, poi recupera palla e propizia il gol viola con il suo tiro deviato. Nella ripresa un po’ meglio nelle coperture, anche se Zaniolo scappa dalla sua parte (e lui è in attacco) per il poker finale.
Lirola: 5,5. Spinge poco, bravo a chiudere al 35′ su Perotti e al 53′ su Zaniolo. Al 69′ invece non riesce a servire bene Vlahovic solissimo davanti al portiere, crossando proprio su Pau Lopez.
(dall’83’ Sottil sv: Entra a partita ormai compromessa, si fa notare con un tiro improvviso al 94′ sul quale è pronto Pau Lopez).
Pulgar: 5. Gioca mezz’ala, si sgancia molto nella prima parte di partita ma molto meno nella ripresa. Non riesce a fare buon filtro sulle imbucate della Roma, e non è troppo reattivo sul tris di Pellegrini che chiude la partita.
Badelj: 5,5. Gioca in condizioni non perfette, ma stringe i denti anche perché Benassi dà forfait all’ultimo. Qualche errore c’è, ma è suo il gol che fa rientrare in partita la Fiorentina. Non benissimo su Pellegrini sul 3° gol della Roma, e in generale il centrocampo giallorosso è spesso superiore.
Castrovilli: 6. Ancora una volta il migliore a metà campo. Sbaglia qualcosa, è vero, ma spesso è da solo a provare ad inventare qualcosa. La solita ‘luce’, illumina il Franchi con un paio di giocate da applausi (quella in velocità che costa il giallo a Kolarov è da fuoriclasse). Bellissima anche la palla d’esterno per Vlahovic al 13′, sul gol annullato al serbo per fuorigioco. Nella ripresa cala un po’, e si prende anche un giallo per simulazione.
(dall’83’ Eysseric: sv. Entra e subito commette il fallo che costringe Pellegrini ad uscire. Cerca il gol dopo una buona combinazione con Vlahovic nel finale).
Dalbert: 5,5. Un paio di cross nei primi minuti, spinge e mette palloni in mezzo. Ma dalla sua parte la Roma è spesso devastante, e il brasiliano dà poca copertura a Caceres. Buona volontà, ma tanta sofferenza.
Boateng: 6. Fa la ‘guerra’ con Smalling e compagni, si presenta subito con un tiro potente respinto da Pau Lopez. Si muove facendo da raccordo con il centrocampo, ma poteva far meglio con quel tiro dal limite a fine primo tempo che viene ribattuto. Nella ripresa si vede meno, ed esce dopo 20′ (arrabbiandosi per il cambio). Comunque meglio di altre partite. E quando Montella toglie lui la Fiorentina poi incassa il tris ed esce dalla partita.
(dal 66′ Pedro: 5,5. un paio di imprecisioni tecniche, non brillantissimo davanti nella mezz’ora a disposizione).
Vlahovic: 6,5. Non segna, ma colpisce una traversa e prova a costruirsi dal nulla le azioni offensive. Regge l’urto con Smalling e gli altri, si presenta subito con una punizione alta di poco e chiude la sua prova colpendo il legno con una sassata sempre da piazzato. Pericoloso con il suo allungo all’11’, gli viene annullato un gol per fuorigioco due minuti più tardi. Ma anche nella ripresa è il più propositivo in avanti, e si guadagna anche un paio di punizioni importanti. Lui ci mette senz’altro qualcosa in più dei compagni per provare a restare in partita fino alla fine.
All. Montella: 5. Assenze pesanti (Chiesa e Ribery), giocatori in condizione non ottimale (Badelj e non solo, deve rinunciare anche a Benassi) e un gap tecnico con la Roma che pare enorme. Insomma, l’allenatore ha le sue colpe ma anche diverse attenuanti. Anche se un 1-4 in casa resta pesante. Prova a giocarsela con due punte a fare a ‘sportellate’ con i centrali giallorossi: partenza buona, poi uno-due micidiale degli avversari. La Fiorentina riesce a tornare in partita ma più con la determinazione che con idee vere e proprie. Ma la distanza puramente tecnica con gli avversari è davvero evidente, e alla lunga viene fuori. Anche perché Dzeko e compagni sono stati cinici ogni volta davanti a Dragowski. Ora però la sosta: l’impressione è che il largo passivo, e l’ennesima sconfitta, possano portare a riflessioni importanti nelle prossime ore.

Di
Marco Pecorini