Oggi l’operazione in Germania, la ripresa dell’attività tra 10 settimane. Calendario alla mano, ecco le partite che salterà Franck.
Una vera tegola per una Fiorentina in crisi. Altri due mesi e mezzo senza Franck Ribery, giocatore fondamentale per tecnica e leadership. Oggi il francese si è operato in Germania, domani rientrerà a Firenze e tornerà all’attività completa tra 10 settimane. Questa la tabella stilata dalla Fiorentina.
DIECI SETTIMANE. Ribery fin qui ha già saltato le partite contro Sassuolo, Parma e Cagliari per squalifica, oltre al secondo tempo con il Lecce e alla gara di Torino (oltre che con il Cittadella in Coppa Italia). Secondo le tempistiche stilate, il francese dovrebbe star fuori almeno fino al 22 febbraio. Considerando poi che, dal momento del rientro completo sul campo, servirà del tempo per tornare in condizione. Specie per un giocatore di 36 anni.
LE PARTITE. Calendario alla mano, si possono così individuare le partite che la Fiorentina dovrà giocare senza Ribery. Innanzitutto le ultime due gare del 2019, al Franchi contro Inter e Roma. Così come le gare di gennaio: Bologna fuori (6/01), Spal in casa (12/01), Atalanta in Coppa Italia in casa (15/01), Napoli fuori (18/01) e Genoa in casa (25/01). Ad oggi sembra molto complicato, ma in caso di passaggio del turno in Coppa ci sarebbe anche il Quarto di finale il 29 gennaio. A febbraio ci saranno poi Juventus in trasferta (02/02), Atalanta in casa (09/02), Sampdoria fuori (16/02) e Milan in casa (23/02). Mentre le prime due gare di marzo saranno contro Udinese fuori (01/03) e Brescia in casa (08/03).
ASSENZA PESANTE. Insomma, secondo le tempistiche Ribery salterà almeno una decina di partite. Sfruttando in parte anche la sosta natalizia, ma rimanendo fuori dal campo in partite molto delicate. Nei prossimi due mesi e mezzo, infatti, la Fiorentina affronterà ben 6 partite contro le attuali prime sette della classe. E dovrà farlo senza il giocatore migliore di questo avvio complicato di stagione. Un lungo periodo in cui i viola dovranno cercare di rialzarsi senza Franck.
Di
Marco Pecorini