
La Fiorentina vince la sua terza trasferta consecutiva tra Serie A ed Europa League. Convincendo dal punto di vista dell’approccio, un po’ meno dal punto di vista della tenuta. La classifica non è ancora quella dei tempi migliori. Forse anche delle aspettative dei vertici gigliati. O ancora dei sogni, per tornare al tema centrale della vigilia di Bologna-Fiorentina. Ma tre punti al Dall’Ara sono ossigeno puro per Firenze e per la Fiorentina. Che adesso ha la possibilità di chiudere il discorso primo posto nel girone di Europa League, giovedì con lo Slovan e di tornare, con la Samp, a fare del Franchi il proprio fortino per iniziare una scalata ancora possibile. Ci crede e tanto la società con Andrea Della Valle oggi al fianco della squadra. I dirigenti viola al seguito della Fiorentina continuano ad alternarsi ed a ruotare. E piano piano i senatori iniziano a tornare determinanti. Kalinic e Borja su tutti con un Bernardeschi a corrente alternata ma in crescita così come Josip Ilicic.
Che ci sia ancora molto su cui lavorare Sousa lo sa benissimo. Contro un avversario rimasto in dieci e quasi mai pericoloso, la gara andava sicuramente chiusa con anticipo. Ma il morale tornato su, come ha detto Andrea Della Valle stesso nel post gara, potrebbe far andare oltre i propri limiti in attesa di tempi migliori. Ed ora sotto con Liberec e Sampdoria. Qarabag e Cagliari erano state dipinte come gare della svolta. Alle quali poi hanno fatto seguito puntuali e rovinose cadute. La classifica torna parzialmente a sorridere. E la speranza è che la vittoria di Bologna possa essere la vera gara della svolta della stagione viola. Stavolta, però, definitivamente. E’ giunta l’ora che i sogni tornino ad essere realtà.

Di
Gianluca Bigiotti