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Sousa, intensità e Kalinic. Per evitare “ricadute”

Sono passati oltre sette mesi eppure quel pareggio brucia ancora. Il monito è servito per i viola, attesi alla conferma dopo la scorpacciata di Cagliari. Stasera al Franchi arriva il Crotone, inchiodato a quota 1. Paulo Sousa però, ricorda cosa accade se l’intensità non è massima. «Abbiamo ancora in mente quanto successo col Verona la passata stagione e sappiamo di non poterci permettere cali di ritmo, energie ed intensità. Altrimenti diventiamo fragili e vulnerabili». Il 13 marzo scorso la Fiorentina ospitava appunto il Verona, destinato ormai alla B. Giocando malissimo e facendosi raggiungere a 3 minuti dal termine (Pisano). Finì 1-1 contro ogni pronostico. Esperienza da non ripetere.

FAME Atteso il consueto tourbillon di cambi tattici e di uomini con una formazione che verrà svelata anche ai diretti interessati soltanto nel tardo pomeriggio. Ma Paulo insiste. Non sarà solo una questione tecnica e le intuizioni di sistema funzionano solo a parità di voglia. «Il Crotone ha bisogno di punti e ha fame di sopravvivenza, questo aumenterà le loro energie: se non saremo preparati andremo in difficoltà». Molti i dubbi di formazione. Salcedo e Bernardeschi sono usciti malconci dalla sfida di Cagliari. Il primo andrà in panchina, il secondo ha il 50% di possibilità di giocare dall’inizio. Anche davanti bel dilemma. Affiancare o meno Babacar a Kalinic aumentando il peso offensivo? La tentazione è forte. L’obbligo di attaccare e vincere è chiaro. Esagerare lasciando campo al contropiede avversario parallelamente, un rischio possibile. Certo la forza difensiva dei viola al Franchi è fino ad ora un fatto. Zero reti subite in casa in campionato (tra Chievo, Roma, Milan ed Atalanta) e una solidità consolidata. Semmai i problemi a Firenze sono nella metà campo opposta. Appena due i gol infilati nella porta avversaria segnati da due centrocampisti: Sanchez con il Chievo e Badelj contro la Roma. Serve altro, Sousa lo sa. Gli otto gol messi a segno negli ultimi giorni, tre a Liberec e cinque a Cagliari, portano ventate di ottimismo.

MERCATO ALLA SOCIETà Doppietta in Repubblica Ceca, tripletta in Sardegna. Il magic moment di Kalinic ne consiglia l’impiego anche stasera in barba alle rotazioni. Il nome del croato ieri è rimbalzato anche parlando delle competenze di mercato. Spiega Sousa. «Nella scorsa stagione ho avuto un ruolo influente solo nell’arrivo di Kalinic, un attaccante che faceva esattamente al caso nostro. Per il resto il mercato era compito solo della società. Ero d’accordo sulla convinzione di valorizzare i nostri giocatori: eravamo vicini a vendere Alonso per 4 milioni ed invece lo abbiamo tenuto e guardate come è andata. In questa stagione è la stessa cosa ed io non ho avuto influenza per i calciatori arrivati o partiti. Il mercato tocca alla società, io penso ad allenare chi ho».

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