
«NON POSSIAMO permetterci cali di tensione. La gara dello scorso anno con il Verona è un esempio negativo». Sousa avvisa i naviganti: vietato abbassare la tensione, perchè le sorprese spiacevoli, per chi si rilassa, sono dietro l’angolo. L’esemplificazione proposta dal tecnico portoghese fa riferimento al 13 marzo, quando una Fiorentina a dir poco sperimentale pareggiò in casa 1-1 con il Verona. Erano i tempi di Alonso centrale per sostituire Gonzalo e di Tino Costa fulcro del centrocampo. La sfida con gli scaligeri arrivò come uno scomodo intermezzo fra le due partite dei sedicesimi di finale di Europa League. Prima il pareggio (1-1) al «Franchi», dopo la scoppola (0-3) a White Hart Lane. Era una Fiorentina tremolante, ancora immersa nella nebulosa di polemiche post-mercato di gennaio. La beffa fu confezionata da Pisano a tre minuti dal novantesimo. «Dobbiamo continuare ad essere intensi e convinti delle nostre qualità per concretizzare le occasioni da gol e vincere le partite – attacca Sousa -. Il Crotone ad eccezione di una partita ha sempre fatto gol. Hanno fame di sopravvivenza, li aiuterà tantissimo a livello di energia e di intensità. Se la Fiorentina non sarà preparata ed intensa, avrà delle difficoltà. Se abbassiamo la tensione, diventiamo più vulnerabili e più fragili. A differenza di altre squadre, non abbiamo quei due-tre giocatori che possono risolvere la partita in qualsiasi momento».
LA FIORENTINA dell’asse Liberec-Cagliari è piaciuta al tecnico viola, che ha rivisto la ‘sua’ squadra, quella compatta, determinata e spietata dei primi quattro mesi della scorsa stagione. «A Cagliari siamo stati equilibrati, bravi nella mentalità di rimontare e di creare una giusta intesa fra gli esterni e chi giocava dietro la prima punta – ha detto un Sousa come sempre molto determinato -. A tratti ho rivosto la migliore Fiorentina, quella dove i singoli fanno la differenza. L’influenza dei singoli giocatori nel nostro gioco fa la differenza. Lo abbiamo visto lo scorso anno, quando in assenza di un giocatore specifico, avevamo delle difficoltà. È la squadra che deve riuscire a rianimare i singoli. Nessun giocatore può permettersi di abbassare i ritmi ed avere i cali di concentrazione. Ho bisogno di un gruppo che sia in grande forma».
LISTA DEI CONVOCATI alla mano, Sousa avrà tutta la rosa a disposizione. Anche Bernardeschi, che come Salcedo è uscito un po’ ammaccato dal Sant’Elia. Sarà sicuramente un mercoledì di turn-over, ma ‘ragionato’, per evitare quei fatidici cali di tensione che possono inceppare l’operazione risalita della Fiorentina. Così la rinuncia a Kalinic sembra difficile, perchè il croato è reduce da cinque gol nelle ultime due uscite, sia perchè è davvero l’uomo di Sousa, che sul mercato ha precisato la sua influenza nell’averlo a Firenze: «Il mio ruolo più influente da quando sono arrivato è stato relativo a Nikola. Sono sempre stato convinto delle mie scelte. Sulle partenze e sugli arrivi, ho dato un mio giudizio. Poi la società ha preso le sue decisioni. Alleno al meglio chi ho a disposizione».

Di
Redazione LaViola.it