
I biancocelesti hanno perso 4 trasferte su 6, Simone Inzaghi valuta 4-5 cambiamenti rispetto all’Europa League. Potrebbe star fuori Correa.
C’è una costante nella stagione «schizofrenica» della Lazio, fatta di continui alti e bassi apparentemente senza spiegazione. La costante è che quest’anno i biancocelesti stentano soprattutto fuori casa. Una sola vittoria, alla prima uscita ufficiale a Marassi contro la Sampdoria, e poi altre cinque trasferte senza alcun successo, con ben quattro sconfitte. Una novità assoluta per la banda Inzaghi che negli anni passati al massimo era rimasta a secco di successi esterni per quattro gare e che due stagioni fa inanellò un clamoroso otto su otto iniziale, vincendo ciascuna delle prime otto gare esterne giocate tra campionato e coppe. Compresa la storica vittoria allo Stadium contro la Juventus. Così scrive La Gazzetta dello Sport.
RITORNO ALL’ANTICO. Tra le cause di questa inversione di tendenza c’è anche il modulo a quattro stelle (Luis Alberto e Milinkovic a centrocampo e due punte in attacco) che in casa viene tollerato abbastanza bene mentre fuori rende vulnerabile la squadra (anche se a Glasgow Luis Alberto non c’era e la Lazio ha perso lo stesso). Così Inzaghi sta pensando, almeno in alcune occasioni, di tornare all’antico. Di mettere cioé un centrocampista di contenimento in più (Parolo o Cataldi) e spostare Luis Alberto più avanti, sacrificando Correa.
CONTINUITA’ E NOVITA’. Il tecnico potrebbe effettuare la contro-rivoluzione già oggi al Franchi, anche se è più probabile che conceda un’altra chance al modulo fantasia, con la sola novità di Caicedo al posto di Correa. «Dobbiamo capitalizzare le occasioni quando le creiamo. A Firenze sarà una partita difficile contro una squadra cresciuta tanto e che è spinta da un’intera città», ha detto Inzaghi. Rispetto al match col Celtic previste 5-6 novità.

Di
Redazione LaViola.it