
L’intervista all’ex difensore e allenatore del club friulano in vista del lunch match in programma domenica al Franchi
In carriera ha vestito la maglia dell’Udinese in due occasioni dal 1989 al 1994 e dal 2002 al 2006, collezionando 261 presenze e da allenatore ha avuto modo di sedere sulla panchina dei friulani per 8 partite nel 2006. Stiamo parlando di Néstor Sensini, ex difensore argentino che in Italia ha vestito le maglie anche di Lazio e Parma. In vista della partita di domenica contro i bianconeri, LaViola.it ha contattato proprio l’ex direttore generale del Newell’s Old Boys:
Come vede la partita di domenica tra Fiorentina e Udinese?
“Sto seguendo il campionato italiano e la Fiorentina mi sembra una squadra che ha trovato qualche difficoltà all’inizio ma adesso sta bene. La Fiorentina rispetto all’Udinese è una squadra più quadrata e in forma. Hanno vinto entrambe nell’ultimo turno di campionato, ma l’Udinese non arrivava da buoni risultati. Secondo me sarà una partita interessante, perché la Fiorentina sta giocando bene e vincere a Milano non è mai semplice. Al di là che siamo solo all’inizio della stagione, vedo meglio la Fiorentina, a maggior ragione perché gioca in casa. Comunque l’Udinese è una squadra che sa difendersi ma prova anche a costruire gioco”.
L’Udinese però potrà contare sul ritorno in campo di Rodrigo De Paul…
“È uno dei giocatori più importanti che ha l’Udinese, che dalla metà campo in avanti può dare tanto. È stato espulso contro l’Inter in un momento in cui era in forma, bisognerà vedere come torna ma è un giocatore importante. L’Udinese con lui ritrova un giocatore che apporta fantasia e gol: sicuramente è il giocatore più importante e la Fiorentina dovrà prestare attenzione”.
Lo avrebbe visto bene con la maglia della Fiorentina?
“Questa estate credo che anche il Napoli fosse interessato. Si è conquistato anche la Nazionale e ciò significa che qualcosa di buono lo stava facendo. Può giocare come esterno sia a destra che a sinistra ma anche come centrocampista, dove è stato impiegato con l’Argentina. Partendo da sinistra rientra molto bene e possiede un buon tiro. È un giocatore che è cresciuto tanto perché anche lui ha avuto le sue difficoltà. Udine è una piazza che ti dà il tempo e lui col passare delle gare ha preso fiducia. Nel prossimo mercato, se continuerà a far bene ed essendo nel giro della Nazionale, sarà difficile trattenerlo”.
In avanti De Paul, il reparto difensivo invece si aggrappa spesso agli interventi di Musso…
“Un ragazzo che a Udine inizialmente non giocava e che col tempo si è conquistato il posto. Oggi è una bella realtà, sta facendo molto bene ed è un ragazzo serio. Non l’ho allenato ma lo conosco. È giovane e non è facile giocare in Italia, ma lui lo sta facendo molto bene. Mi fa piacere che dia sicurezza alla squadra. Uno dei baluardi della difesa e secondo me sarà difficile per gli attaccanti della Fiorentina”.
Tra i sudamericani arrivati quest’estate a Firenze è arrivato anche Caceres…
“La Fiorentina si è rinforzata bene e per questo è una squadra difficile da affrontare. Ha ceduto Simeone ma si è rafforzata. Caceres è un giocatore fisico con molta esperienza. Non lo conosco personalmente perché non l’ho mai allenato, ma si vede che è un giocatore importante: riesce a dare fiducia e tranquillità ai compagni di reparto, e li fa crescere. La Fiorentina è andata a cercare giocatori per rinforzarsi e credo che a Firenze siano contenti della squadra. Credo che sia servito un po’ di tempo perché quando prendi tanti giocatori nuovi poi si devono adattare e conoscersi. Dopo cinque o sei giornate si inizia a vedere anche il lavoro dell’allenatore e questo secondo me è quello che è successo anche alla Fiorentina. Ha affrontato, giocando alla pari, nelle prime giornate squadre che giocano la Champions e questo significa che la squadra sta bene”.
Cosa ne pensa della scelta di Ribery di venire a Firenze?
“Un giocatore che apporta qualità, bravo nell’uno contro uno e fa gol. Se uno è stato giocatore del Bayern ha tante porte aperte, anche di squadre che sono allo stesso livello. Ma Firenze è una bella città e questo è importante. Il calcio italiano per lui è una novità e credo che per lui l’obiettivo sia quello di portare la Fiorentina in alto. Per essere rimasto tanti anni al Bayern, oltre alla tecnica devi avere qualcos’altro. Sarà importante per la Fiorentina poter contare su uno che ha vinto tanto e per i giovani: quando hai un giocatore così in rosa ne devi approfittare”.

Di
Mattia Zupo