I giocatori dello Slovan valgono poco più di 10 milioni al cambio del mercato, quelli viola quindici volte di più. Pochissimo questo significa in un momento in cui la Fiorentina deve recuperare la testa, più che le gambe. Senza la testa si va da pochissime parti, magari anche in Repubblica Ceca a fare una modesta figura. Tira un vento sospettoso intorno alla squadra di Sousa, più dei risultati sono state le prestazioni ad allarmare tutti. Ora anche Sousa? Lo Slovan è una squadra giovane (età media 24,6 anni), ha 4 giocatori nelle nazionali e gioca in uno stadiolo che ha meno di diecimila posti.
Qui stasera la Fiorentina dovrà mettere in onda un programma diverso non tanto per assicurarsi la qualificazione in un gironcino abbastanza quieto per i valori mediobassi, ma per capire quanto potrà migliorare in questa stagione. Se – aggiungono i pessimisti – potrà migliorare. Ci sono giocatori che più di altri devono dimostrare il proprio valore, anche per dare un senso al fatto di essere rimasti. Sousa sa di essere nell’occhio del ciclone, ma a domanda precisa («C’è qualcosa che non rifarebbe?») risponde che l’evoluzione della Fiorentina ha seguito un filo logico per cercare il progresso. Che però non c’è stato. «Solo le vittorie potranno aiutarci a migliorare, anche mentalmente, e siccome la prima partita che ci aspetta è quella contro lo Slovan, vogliamo assolutamente vincerla».
L’allenatore viola anticipa che ci sarà un ampio turnover, giocherà infatti solo mezza squadra rispetto a quella che ha pareggiato con l’Atalanta: questo significa poco o niente, il concetto sul quale Sousa insiste di più è che «la squadra ha bisogno di ritrovare le migliori prestazioni degli elementi che rendono fluido il gioco». Fra questi c’è ovviamente Borja Valero, chiamato a offrire una prestazione che avvii il senso di una stagione diversa.
Firenze nel frattempo è preoccupata, ma non disinteressata: più di 500 tifosi viola seguiranno stasera la squadra a Liberec, che non è esattamente dietro l’angolo. E molti saranno con la Fiorentina anche a Cagliari domenica, nella speranza di assistere in diretta al cambio di direzione.
Sousa si aspetta una squadra che giochi «con intensità alta in difesa e in attacco», si dichiara più sorpreso che preoccupato per l’assenza di gol. Sa benissimo di essere entrato nell’occhio del ciclone, ma ha fiducia a proposito della capacità di reazione della squadra. Sarà bene però che le risposte concrete arrivino alla svelta, anche perché l’ostacolo di stasera – con tutto il rispetto – non sembra insuperabile: lo Slovan è quattordicesimo nel campionato della Repubblica Ceca. Esattamente come la Fiorentina in Italia. Se c’è una differenza di qualità, stasera dovrà scriverla la squadra viola.

Di
Redazione LaViola.it