
L’allenatore torna a Firenze dopo lo ‘scudetto perso in albergo’ con il Napoli. Con lui tanti collaboratori toscani per rompere il tabù.
Maurizio Sarri torna a casa, in tutti i sensi. Domani ritrova la sua amata panchina, abbandonata causa polmonite nel test del 14 agosto a Villar Perosa, e il destino gli ha riservato una sceneggiatura da film per il debutto ufficiale con la Juventus. L’avvio al Franchi sarà una sorta di viaggio nel tempo e nelle emozioni. Sarri è di Figline Valdarno, provincia di Firenze, e non fosse per l’imminenza degli impegni Champions (mercoledì il debutto con l’Atletico) dopo la partita sarebbe potuto rientrare dalla moglie Marina in mezzoretta di auto. Come succedeva ai tempi di Empoli e prim’ancora all’inizio di quella che è stata una lunghissima gavetta. Così scrive Tuttosport.
SCARAMANZIA. Sarri non mette piede al Franchi da 503 giorni e da buon scaramantico c’è da scommettere che il viola sia tuttora bandito. A Firenze, contro la Fiorentina in serie A, non ha mai vinto: tre pareggi e una sconfitta tra Empoli e Napoli. E l’ultima volta è stata la peggiore di tutte, una ferita che difficilmente il tempo rimarginerà. Eppure, dopo il trionfo in Europa League con il Chelsea e l’approdo estivo alla Juventus, sembra passato un secolo dal quel 29 aprile 2018 e la fine dei sogni scudetto col Napoli. «Dovevamo andare a letto prima la sera della vigilia a Firenze – ha racconto più volte l’allenatore – perché la squadra ha subìto un contraccolpo dopo Inter-Juventus, per come è andata quella gara. Mi spiace solo aver perso il campionato in albergo e non sul campo». E quella notte a far andare fuori giri gli azzurri, una settimana dopo lo scalpo dello Stadium firmato Koulibaly e il meno uno provvisorio dai bianconeri, era stato proprio quel Gonzalo Higuain che Sarri ha più volte trattato come un figlio – a parole e nei fatti – e che domani avrà nuovamente dalla sua parte.
LO STAFF TOSCANO. Sarri sarà scortato, ancora più che in passato, da una esercito di collaboratori toscani. Se il preparatore dei portieri Massimo Nenci, pure lui di Figline Valdarno come il tecnico, era in panchina anche quel 29 aprile 2018, Daniele Tognaccini (di San Giovanni Valdarno) si è aggiunto in estate dopo una vita al Milan. E toscani sono pure il fedelissimo addetto allo scouting Gianni Picchioni (di San Giovanni Valdarno) e l’aretino Loris Beoni, ora collaboratore tecnico e in passato anche allenatore di Sarri. E a breve si aggregherà Andrea Barzagli, il campione del mondo nato a Fiesole.

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Redazione LaViola.it