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Rassegna Stampa

Insigne Re Mida, Viola bellissima e trascinata dal Franchi. Ma non basta

Pazzo 3-4 tra Napoli e Fiorentina, tra talento ed errori arbitrali. Una Viola bellissima secondo Il Corriere dello Sport, che esalta anche le giocate degli azzurri.

Tante partite in una, piccole prodezze ed enormi strafalcioni. Fiorentina-Napoli è adrenalina che scorre tra i fili d’erba, in una notte sorprendente, in cui – più e più volte – vengono capovolti i valori tecnici e le sensazioni d’una partita che vive tante vite, tutte «stranissime». Per un tempo fa (quasi) tutto la Fiorentina, capace di scappare via sul primo mani che il nuovo regolamento battezza come calcio di rigore, e poi di correre in avanti, per pressare, togliere il fiato e le sicurezze del palleggio al Napoli che non c’è. E in quella «ribellione» ideologica, Montella costruisce l’autostima di cui i suoi «fanciulli» (età media di 23,2 anni) hanno bisogno. Così scrive Il Corriere dello Sport.

PICCOLI, GRANDI. Ma è nel nulla che la genialità si prende la scena, ignora i sistemi di gioco e rimescola la nottata: una palla sporca, un balletto di Mertens per disorientare Badelj, poi il giro sul palo lungo, per non farci arrivare Dragowski. I ragazzi son fatti così, rischiano di smarrirsi in fretta, e la Fiorentina, spogliata per un po’ delle proprie sicurezze iniziali, impiega 4′ minuti a sciogliersi, su un contatto (molto dubbio) tra Castrovilli e Mertens, che consente a Insigne dal dischetto di scacciare via i cattivi pensieri di Ancelotti. 

DODICESIMO UOMO. Il «Franchi» è un palcoscenico in stile americano e sprigiona allegria, la Fiorentina è nel clima, lo assorbe, se ne inebria e finché può lo alimenta con gli sprazzi di Sottil (che fa male a Mario Rui), di Castrovilli, che va come una freccia e spacca in mezzo, quelli di Chiesa e un’interpretazione fantasiosa e coraggiosa che vale il 2-2 subito, a inizio ripresa, con lo stacco di Milenkovic su Koulibaly.

REAZIONI. Ma il Napoli ha i suoi tenori e il terzo, Callejon, entra nella serata a modo suo, esaltando l’apertura di Insigne e scovando il 3-2 con il pressing alto. La Fiorentina ha il ritmo che il Napoli non trova ed ha pure la faccia tosta: sta lì, morde, irrita e poi si prende il pari del 3-3 con Boateng. Però il Napoli ha le illuminazioni della sua «triade» (Mertens, Insigne, Callejon) che confeziona l’ennesimo e decisivo allungo, con Lorenzo che insacca su assist dello spagnolo.

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