L’allenatore della Fiorentina parla dopo il 4-1 al Galatasaray: “Sono contento, anche se abbiamo sbagliato tanti gol…”.
Parla così Vincenzo Montella in conferenza stampa dopo la vittoria 4-1 contro il Galatasaray: “La squadra ha fatto buone gare in questo mese, anche contro grandi squadre. Meno bene a Livorno. Oggi sono contento, la squadra ha avuto continuità. So che il calcio d’agosto a volte mente, ma preferisco vincere comunque. Sottil? Si sta impegnando molto, ha qualità. Si è visto subito che ha qualità importanti, deve crescere, si sta impegnando. Starà con noi, si allenerà con i grandi”.
AMBIENTE. “Ringrazio i tifosi, mi auguro si siano divertiti e che possano farlo quando conteranno i tre punti. Sentiamo la vicinanza e la fiducia, anche il credito che hanno sottoscritto alla nuova società. Possiamo far bene”.
BADELJ E PULGAR. “Sono due giocatori simili per caratteristiche, ma i grandi giocatori si possono adattare. L’importante è essere organizzati nelle richieste che si fanno ai giocatori. Non credo che spostarli di 10 metri possa influire sul loro gioco”.
CHIESA E PEZZELLA. “Perché Chiesa e Pezzella solo pochi minuti? Potrei rispondere che si gioca in 11… Pezzella è squalificato la prossima partita, volevo far giocare gli altri difensori insieme. Su Chiesa: volevo vedere prima gli altri ragazzini, Sottil a sinistra (dove aveva giocato poco) e Montiel, che si era infortunato in America”.
RANIERI. “È concentrato, intraprendente, vispo. Legge bene le situazioni. A Foggia ha fatto il terzo centrale più che giocare a due. Anche in America ha dato buone risposte, anche su di lui si deve lavorare, lui ha voglia di imparare e rimarrà con noi”.
COPPA ITALIA. “Sono contento di incontrare Brocchi, così come sarei stato contento di incontrare Inzaghi. Sono contento di incontrare soprattutto Galliani, lo vedrò in campo dopo un anno insieme, anche di vittorie. Ma saranno avversari”.
COSA NON HA FUNZIONATO. “Non abbiamo fatto tutte le pressioni giuste, abbiamo sbagliato qualche gol di troppo. Ci lavoreremo, è un aspetto fondamentale perché un gol o un episodio ti può cambiare una partita. Ma mi è piaciuto il pensiero e l’idea della squadra. Sono le basi da cui partire”.
Di
Marco Pecorini