
Non si è parlato di affari tra Chiesa e Commisso. La volontà della Fiorentina è di tenerlo. Ma sul prolungamento non ci sono certezze. E se Chiesa non rimarrà sarà per sua volontà
Saluti e abbracci, ma non si è parlato di affari tra Chiesa e Commisso a Chicago. Se ne riparlerà, scrivono sia La Nazione che il Corriere Dello Sport fra qualche giorno. Forse a margine della seconda partita dei viola negli States. Molto più probabilmente, la settimana prossima. Prima a New York, la base di Rocco Commisso e poi in Italia, quando la discussione sul futuro di Chiesa sarà aperta anche al suo rappresentante, al suo manager Enrico Chiesa.
La Fiorentina non teme che si crei alcun caso. La volontà viola è chiara: tenere Chiesa. Se dovesse accadere qualcosa di diverso sarà solamente perché Chiesa vuole andare via. Commisso, Barone e Montella sono sicuri: Federico ha un contratto e lo rispetterà rimanendo alla Fiorentina. Il nodo è l’eventuale scadenza di contratto, giugno 2022, che come sottolinea il Corriere Dello Sport, sul cui prolungamento ancora non ci sono certezze. E nel weekend, Pradé, raggiungerà gli Usa. Potrebbe essere un altro indizio che porta a possibili chiacchierate con Chiesa anche sul futuro.

Di
Redazione LaViola.it