
Cambiare, voltare pagina, diventare meno prevedibili: la stagione della Fiorentina, fra due domeniche, contro l’Atalanta, dovrà ricominciare da qui.
Toccherà a Sousa, ovvio, prendere le decisioni. E possibilmente non sbagliarle. Decisioni di assetto tattico, di motivazioni psicologiche, ma soprattutto scelte di uomini. Di giocatori sui quali accendere in fretta i riflettori, e di conseguenza spengerli – anche se a termine – su chi, nella primissima parte della stagione ha avuto un rendimento non all’altezza.
Le mosse più attese riguardano ovviamente l’attacco, dove Sousa dovrà combattere l’astinenza di Kalinic e trovare il modo di cancellare l’apatia di Ilicic.
L’allenatore osservando la panchina che gli è stata messa a disposizione ha le carte per tentare la svolta. La prima, forse la più probabile in assoluto, riguarda l’inserimento di Babacar che con la ripresa del campionato potrebbe ottenere una promozione definitiva a titolare. Due punte (e quindi Ilicic al palo) per cercare nuovo ossigeno in fase offensiva. Ossigeno ma soprattutto gol. Baba più Kalinic, dunque, per forzare la porta dell’Atalanta e poi magari quella del Cagliari. E magari non fermarsi più.
Zarate? La voglia di sfruttare l’estro del jolly sudamericano c’è, ma è la condizione di Mauro a non essere ancora al top rispetto ai compagni e naturalmente anche agli avversari. Zarate quindi potrà far comodo ancora a part time prima di puntare (e magari conquistarsi) uno spazio da titolare sicuro.
Le altre manovre riguardano gli altri reparti. Prendiamo la corsia esterna dove l’innesto di Tello non ha coinciso con le speranze con cui, in estate, la Fiorentina aveva lottato per tenersi il giocatore. L’alternativa? Si chiama Toledo e anche il suo acquisto non è stato roba da saldi di fine stagione. La Fiorentina insomma ha investito molto su di lui e ora Toledo, dopo il rodaggio fatto soprattutto con la Primavera, potrebbe (o meglio, dovrebbe) essere finalmente pronto per aiutare Sousa e la squadra maggiore.
Toledo, dunque, per la fascia, come Cristoforo per completare la diga della mediana accanto a Sanchez.
Il centrocampista con passaporto dell’Uruguay sembra infatti il candidato giusto per permettere a Badelj di ritrovare la grinta e il coraggio dei giorni migliori. Cristoforo per l’immediato, dunque, ma anche con un occhio al futuro, visto che in caso di cessione del croato (può succedere a gennaio, ma in caso contrario sarà praticamente inevitabile a giugno), sarà proprio Cristoforo il candidato naturale a prendersi la maglia lasciata libera da Badelj.

Di
Redazione LaViola.it