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Cittadinanza Batistuta, il LIVE di VI.IT: parla Bati (FOTO E VIDEO)

Dalle 14 nel salone dei cinquecento si riunirà il consiglio comunale, per il conferimento della cittadinanza onoraria a Batistuta. Segui il LIVE di LaViola.it con le immagini dell’evento.

Queste le parole del sindaco Nardella a Radio Bruno: “Il rapporto tra Batistuta e Firenze è una rapporto straordinario che è continuato a crescere negli anni. Anche le sue scelte familiari lo dimostrano: 3 dei 4 figli sono nati a Firenze. Batistuta non si è mai dimenticato di firenze e firenze non si è mai dimenticato di Bati. Quando gli sportivi combinano grande talento a valori umani allora capisci che questi sportivi possono essere un esempio per le nuove generazioni. Credo che questa cittadinanza onoraria ad ungrande campione figlio di Firenze possa essere una esortazione per Batistuta a continuare ad essere un esempio per i ragazzi. Fiorentina? Vedo che c’è un allenatore molto capace che scommette sul collettivo. Ai tempi di Bati il calcio era molto diverso: si costruiva una squadra sul campione. Oggi il calcio è molto cambiato”.

Queste le parole di Andrea Rogg a Radio Bruno: “Una giornata molto importante, perché oggi Batistuta riceve una onorificenza molto importante, e avendo un’onorificenza automatica rispetto ai colori viola ci sembra giusto essere qui a condividere con lui questo momento importante. La storia aiuta la società e la società non deve far mancare la storia, che è quello che stiamo cercando di fare coinvolgendo chi ha fatto la storia della società per renderli partecipi anche del presente. Giorno preciso di Bati allo stadio? Non è stato deciso perché ci sono tanti altri giocatori e allenatori che hanno fatto la storia della Fiorentina saranno presenti, quindi ancora un calendario preciso non c’è. E’ difficile paragonare il calcio di qualche anno fa a quello di oggi, però è ovvio che Bati fa parte di quel novero ristrettissimo di attaccanti che hanno fatto la storia del calcio mondiale. Batistuta farebbe comodo non solo alla Fiorentina, visto lo spessore dell’uomo e non solo del calciatore”.

Ecco le parole di Nardella dal palco: “In questa onorificenza si racchiude il significato più profondo e autentico del rapporto tra Gabriel Omar Batistuta e Firenze. Questa cittadinanza è il riconoscimento più importante che una città possa dare ad una persona. Tiene conto di molti aspetti: le qualità sportive di Bati sono riconosciute in tutto il mondo, oltre a questo una cittadinanza onoraria si conferisce ad una persona che sappia incarnare i valori di quella città, del popolo, della storia e del modo di vivere di quella città. Penso che Batistuta abbia sempre manifestato una grande gratitudine e un amore per questa città. Non solo perché tre dei suoi figli sono nati a Firenze, ma anche perché ha voluto continuare a vivere qui ed a tornare periodicamente a Firenze. E’ appassionato della storia di Firenze, e soprattutto è uno dei più grandi ambasciatori della cultura della nostra città. Una persona che decide di legare la sua vita e la sua famiglia a questa città vuol dire per Firenze avere una grande opportunità. Per questo oggi noi siamo chiamati a dare questo riconoscimento a BAtistuta: se Gabriel non si è dimenticato di Firenze, Firenze non si è dimenticata di Batistuta. Questo è il sentimento più forte che credo che sia riconosciuto in tutta la cittadiannza, al di là dell’aspetto del tifo. Ci chiediamo su cosa possiamo fare come istituzioni per trasmettere alle nuove generazioni dei valori più sani di convivenza, di rispetto delle regole, di rispetto del prossimo. Avere delle persone che sono considerate un punto di riferimento, un esempio per le nuove generazioni, significa per noi avere la possibilità di rafforzare un legame che ci consente di trasmettere i valori di cui parlavo prima. Per questo motivo propongo al consiglio comunale la delibera. Mi piace ricordare che il caso della vita ha voluto che nella sua prima partita Batistuta sia entrato in campo al posto di un altro grande uomo come Borgonovo. C’è un filo rosso in tutte queste vite, questo filo oggi è più forte, grazie alla presenza di Bati e a questo consiglio comunale e a questa assemblea. Mi auguro che questo riconoscimento non sia considerato solo un omaggio ma anche una sorta di gratificazione, per portare fuori dalle nostre mura la nostra storia, i nostri valori, il nostro patrimonio”.

Sul palco sale finalmente Gabriel Omar Batistuta: “Innanzitutto voglio ringraziare il Sindaco e la presidente del Consiglio Comunale, tutti i consiglieri e l’ambasciatore argentino. Vorrei ringraziare gli amici che mi hanno insegnato a vivere la città, penso subito a Giancarlo (Antognoni ndr). Giancarlo è stato il mio esempio: mi ha insegnato cosa vuol dire vivere la Fiorentina e difendere i colori della Fiorentina. Ringrazio anche Luigi Galeano, che è stato come un padre qui a Firenze. Forse potrei emozionarmi, non sono così forte qui come lo ero in campo. Vorrei ringraziare la Fiorentina che mi ha permesso di giocare qua per dieci anni, difendendo la maglia viola (si commuove, ndr): vi ho voluto tanto bene. Quando sbagliavo un gol la domenica sentivo di aver tradito i tifosi: la successiva domenica non si doveva ripetere. Quando me lo facevano notare i giornalisti io rispondevo che non ce n’era bisogno: sapevo di aver sbagliato. Passano gli anni, io faccio dei figli oltre ai gol, a quei tempi erano tre e sono tutti nati qui, e siamo arrivati qua. Mi sono sentito malissimo quando sono andato a Roma: io vi consideravo la mia fidanzata, e come tutte le coppie c’era qualche problema, ma sono stato molto male perché sapevo di non aver colmato le vostre aspettative. Ero certo però che non fosse nemmeno una scappatella: ero solo arrivato tardi a casa, per questo ho fatto arrabbiare la mia “fidanzata”. L’amore che sento per Firenze non c’è bisogno di spiegarlo: ovunque vada parlo di voi e dell’aspetto che avete nei vostri confronti, e parlo della città, la più bella in cui vivere. Stare in questo salone, il salone più bello in cui sia mai stato, è un onore gigantesco. Grazie di tutto, sono onoratissimo di aver ricevuto questa onorificenza. Scusate per l’italiano ma mi manca pratica (ride ndr)”.

 

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