Porta inviolata dopo 10 partite, qualche rischio ma buona solidità in difesa. Davanti però tanta fatica, un palo e diverse imprecisioni.
Poco da salvare nello scialbo 0-0 di ieri contro il Bologna. Un trend confermato nella mediocrità stagionale della Fiorentina, che nelle ultime 9 partite di campionato ha un ritmo da zona salvezza (ha fatto più punti, 8, solo di Sassuolo, Frosinone, Parma e Chievo). Imprecisioni tecniche, qualche occasione non troppo convinta… ma anche una solidità ritrovata.
DIFESA. Chiaro che per Montella non è facile incidere a pochi giorni dal suo ritorno, con un gruppo che deve ritrovare autostima e sicurezze, e che comunque resta una squadra da 10° posto in classifica. Un primo risultato è però la ritrovata solidità difensiva. La Fiorentina veniva da 17 gol subiti nelle ultime 9 partite tra campionato e Coppa, 14 nelle ultime 8 di Serie A (5° peggior difesa da metà febbraio).
INVIOLATA. Soprattutto, per una volta la porta di Lafont è tornata inviolata. Non succedeva dallo 0-0 del Franchi contro il Napoli. Dieci partite dopo, un nuovo ‘clean sheet’. Cinque tiri da parte del Bologna, solo tre nello specchio. Qualche rischio (soprattutto nel finale con l’erroraccio di Veretout a metà campo e il salvataggio di Lafont, dopo un’uscita avventata), un rigore contestato (Pezzella su Palacio), ma anche diverse situazioni lette bene da Milenkovic, Pezzella, Ceccherini e gli altri.
ATTACCO DA RICARICARE. E’ un primo tassello su cui lavorare. Chiaro che poi il gioco resti macchinoso e davanti Montella non abbia ritrovato la chiave per sbloccare i suoi attaccanti. Più propositiva la Fiorentina con Chiesa più vicino alla porta invece che esterno a tutta fascia, i viola hanno buoni solisti (Federico, Muriel, più gli altri negli inserimenti) ma ancora una volta hanno peccato nelle combinazioni e nel gioco di squadra. Vecchi problemi e limiti di una squadra decima non per caso. Solo 14 gol fatti nelle ultime 11 gare di campionato, nonostante l’arrivo di Muriel sembrasse aver dato linfa nuova a tutto l’attacco viola. Ora la Juve prima della gara dell’anno a Bergamo: tanti problemi, poco tempo e soprattutto materiale per risolverli del tutto. Il primo obiettivo è però ritrovare convinzioni e quel pizzico di positività.

Di
Marco Pecorini