Archiviato senza troppi problemi il CdA tecnico, dove il primo protagonista è stato Pantaleo
Corvino che ha illustrato nei minimi dettagli il perché e il per come del suo operato nel mercato, mentre il secondo punto è stato la questione nuovo
stadio dove si è fatto il punto sui passi fatti nei mesi scorsi e sul da farsi nei mesi futuri, si torna a parlare di calcio giocato. In un calendario di partite così fitto è normale che non sia spento l’interesse dell’ultima gara che è già ora di pensare alla prossima.
Dopo il pareggio di rincorsa sul campo di Udine, la Fiorentina domani incontrerà al Franchi il Milan dell’ex Vincenzo Montella. Proprio di ieri le parole (a titolo personale, ndr) del consigliere Paolo Panerai sul tecnico campano: “Montella aveva tante idee e poco rispetto per la società quando era qui”. Giusto per scaldare il pre-gara. La sfida di domenica è di quelle dal sapore europeo. Un risultato positivo darebbe una spinta importante ai viola, dall’altra bloccherebbe una diretta concorrente all’Europa. Tra le tante storie che si intrecciano tra le due squadra, ci sono quelle di due calciatori in particolare: Borja Valero e Nikola Kalinic. Lo spagnolo arrivò a Firenze il primo anno di Montella e insieme fecero vedere cose meravigliose. Il centrocampiste s’impose all’attenzione di tutta Italia. Per l’attaccante, invece, la sua avventura italiana iniziò proprio contro i rossoneri nel campionato scorso. Pressing asfissiante sui difensori, colpi di testa, anticipi e un’espulsione ai danni dei rossoneri. Firenze si stropicciò gli occhi in quella sera di agosto.
Domani sera, i due dovrebbero essere della partita dal 1’. Per il resto, con Astori e Vecino probabilmente out, in difesa potrebbe esserci un avvicendamento tra De Maio e Salcedo vicino a Gonzalo Rodriguez e Tomovic. A centrocampo, oltre ai sicuri Sanchez e Badelj dovrebbero giocare Bernardeschi a destra e Maxi Olivera a sinistra. Borja Valero e Ilicic a supporto di Kalinic. Per Babacar, assoluto protagonista del pareggio contro l’Udinese, la sensazione è quello di vederlo in panchina. Pronto ad entrare per dare peso in attacco. L’attesa di conferme sotto l’aspetto del risultato e di un miglioramento sotto quello del gioco saranno fondamentali domani.
Di
Lorenzo Matteucci