Ancora Bigica: “Dopo le dimissioni di Pioli ero in un frullatore. Lakti lo sento mio” (VIDEO VI.IT)

Il tecnico viola si è anche commosso nel corso della conferenza stampa dopo la vittoria del trofeo

Emiliano Bigica ha parlato in sala stampa dopo la vittoria della Coppa Italia Primavera: “Questo è un gruppo con un’alta cultura del lavoro. L’anno scorso abbiamo perso male contro il Milan negli ottavi di finale. Piano piano invece quest’anno ci siamo arrivati e abbiamo finalmente portato a casa questa coppa“.

Quanto è importante questa Coppa Italia adesso per la Fiorentina?
“E’ stata una settimana un po’ particolare. Martedì dopo le dimissioni di Pioli ero in un frullatore. Io però avevo in testa questo obiettivo e la società ha fatto la scelta giusta prendendo Montella come allenatore. Voglio salutare Pioli con il quale ho avuto un ottimo rapporto e grande sinergia. Volevo ringraziare una gioia alla mia famiglia, alla proprietà e a tutto il popolo viola perché non stiamo attraversando un bel momento“.

C’è un’immagine di queste due gare della Finale le è rimasta più impressa?
“Di queste due partite sono rimasto colpito dalla tranquillità di Vlahovic, dal suo coraggio e dalla sua personalità straripante. E’ un trascinatore. Dopo il palo di Salcedo all’andata ho capito che era il nostro momento“.

Quanto c’è di Bigica in Lakti?
“Non lo so (Bigica si commuove n.d.r.). E’ un ragazzo che lavora molto. Lo sento mio“.

Si spera ora che il vostro successo sia da apripista per la Prima Squadra?
“Dipingete Atalanta-Fiorentina come una partita titanica. All’andata è finita 3-3. Sicuramente l’Atalanta è un’ottima squadra ma il calcio regala grandi sorprese. A me Bergamo ha portato bene da calciatore della Fiorentina. Penso che la squadra di Montella possa fare l’impresa“.

Chi ha deciso di tenere Vlahovic a gennaio?
“Dell’area tecnica. Sono contento che la Fiorentina abbia preso Traorè perché l’ho allenato nella Primavera dell’Empoli e sono stato il suo primo allenatore. Penso che la Fiorentina abbia fatto un ottimo colpo per il futuro. C’è stato anche il mio consenso nel far prendere Traorè all’Empoli. Mi è bastato vederlo un quarto d’ora e poi ho detto di chiudere i cancelli perché lui doveva rimanere“.