
4,5 Milioni di euro, tanto ha investito in estate la Fiorentina per portarsi a casa il giovane talento dell’Rnk Split Ante Rebic. Un numero pesante sulle spalle, quello di chi qualche settimana fa ha riacceso con la sua sola presenza l’entusiasmo di una città come quello di Gabriel Omar Batistuta. Per lui fin qui solo 82 minuti di gioco, diluiti in tre presenze, con Parma, Sampdoria e Bologna senza lasciare alcun segno, anche perché non è stato inserito nella lista Uefa per l’Europa League. Giovane, classe 1993, ed il dubbio se sia o meno pronto per la realtà viola. Di occasioni ne avrebbe anche potute avere, visto che in attacco è quasi sempre stata emergenza, e non solo perchè da settembre è ai box Mario Gomez. Ma Rebic non ne ha approfittato. Da qui la domanda: farlo maturare, a Firenze, magari concedendogli qualche minuto di qui a fine stagione, oppure mandarlo a giocare altrove? Domanda che anche in casa viola è da qualche giorno che sta girando nella testa degli uomini mercato, ed anche dello stesso Montella. Chi lo ha seguito fin dai primi passi in Croazia, è l’agente Fifa Gianluca Arnuzzo, che a LaViola.it ne parla così: “Lo abbiamo visto poco per le qualità che ha, ha solo 20 anni, ci si poteva aspettare qualcosa di più, ma è normale che debba adattarsi. Ha una potenza fisica impressionante, ma è giovane, magari accusa anche la pressione che una piazza come Firenze ti può dare. Sicuramente ancora non può essere considerato un titolare, impensabile pensare potesse essere così. Ancora a Firenze o meglio darlo via? Credo che un prestito in una buona Serie B, o in una bassa serie A, anche per sei mesi, potrebbero bastargli. Credo che in B, potrebbe anche andare in doppia cifra nel giro di pochi mesi. Montella non prese benissimo quella decisione di Rebic di rispondere alla chiamata della nazionale, in quella settimana in cui era infortunato…Eh ma i croati sono così. Hanno lottato tanto per quella bandiera. Giocherebbero anche senza una gamba per la loro nazionale. Giusta la cifra che ha speso la Fiorentina per Rebic? Si credo di si, ma dobbiamo dargli tempo. Mi ricorda Olic, anche se è più forte fisicamente e può diventare anche più forte. Diventerà un campione, vedrete”. E di eventuali prestiti in B si è parlato di Novara, ma dal club piemontese che già l’anno scorso ha rivalutato Seferovic, non arrivano conferme. Non c’è niente, assicurano dalla dirigenza del club. E in casa viola gli interrogativi si sprecano. Talento ne ha il giovane Ante, e se proprio dovesse lasciare Firenze, la soluzione sarebbe sicuramente quella del prestito secco fino a fine stagione. In questi casi, spesso accade che il ritorno nel proprio paese sia l’ipotesi più utilizzata. Non è un caso se Wolski è stato a più riprese accostato al Legia, squadra da dove era arrivato in viola. Ma, come ribadisce ancora l’agente Fifa Arnuzzo “sarebbe per lui inutile tornare in Croazia. Là ha già dimostrato il suo valore, non sarebbe utile per nessuno, per la Fiorentina, e per il ragazzo stesso. Non crescerebbe per niente. Ha bisogno però di un periodo di adattamento, non si può dire dopo pochi mesi già, se è da promuovere o bocciare. Certo, Montella parla molto bene di Wolski, però ecco, credo che Rebic sia anni luce più forte di lui”. Dunque, date tempo al tempo, il messaggio che arriva da chi ha seguito molto da vicino Rebic nel suo recente passato in Croazia, anche perché se è nel giro della nazionale maggiore, a soli 20 anni, un motivo ci dovrà pur essere. Non stiamo certo parlando di una nazionale minore, la Croazia è una delle realtà più importanti a livello europeo. Chi dalla Croazia è arrivato a Firenze è anche Marko Dabro. Classe 1997, giovanissimo, che pian piano sta trovando sempre più spazio in Primavera. Ne parla così Arnuzzo a Vi.it: “Un ragazzo forte, con dei bei numeri, delle grandi qualità, anche lui ha tempo per adattarsi, ha ancora un paio d’anni completi da fare nel settore giovanile. Anche lui dovrà adattarsi. Certo, mi pare che sia stato decisamente strapagato, perché la Fiorentina ha speso per lui un milione di euro..Sinceramente mi pare una cifra veramente eccessiva..In linea di massima, ed il discorso vale soprattutto per Rebic, i giocatori croati in generale vedo che stanno facendo fatica ad adattarsi. Stanno avendo dei tempi più lunghi, rispetto anche ad esempio ai sudamericani”. I ragazzi si faranno, insomma, è questo il messaggio che arriva da chi conosce bene il calcio croato. E d’altronde, fino ad oggi, di affari Pradè e Macia ne hanno sbagliati davvero pochi. Se per la coppia croata Rebic-Dabro hanno speso 5,5 milioni di euro, i loro motivi, li avranno avuti. Non resta che aspettare. Con fiducia.

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Redazione LaViola.it