Esperimento bocciato quello di Torino con un attacco atipico e sabato dovrebbe tornare la formazione tipo
Chiesa-Simeone-Pjaca, nonostante tutto si riparte da loro. Dopo Torino in cui giustamente Pioli ha provato ad uscire dalla crisi del gol con nuove idee, è tempo di tornare al vecchio tridente anche perché contro i granata non si sono certo visti miglioramenti.
E allora si ritorna al passato con quei tre là davanti, la garanzia di avere un super Chiesa e la speranza che Simeone e Pjaca in questi giorni si siano ritrovati e che la loro condizione sia migliorata repentinamente. Prima o poi si sbloccheranno anche loro che bidoni non sono.
Chiaro che tanto passa dall’attacco e avere un tridente in forma può aiutare tutta la Fiorentina a giocare diversamente, in attesa magari di trovare un centrocampo solido costruito intorno a Veretout, che come Chiesa andrebbe messo dove sa giocare meglio.
Contro la Roma sabato sera sarà il primo esame casalingo della Fiorentina contro una big che gioca per obiettivi superiori a quelli viola. La Fiorentina ci arriva in un momento delicato in cui tutto l’ambiente, giocatori stessi, si aspettano di avere delle risposte, sia dal punto di vista della prestazione sia dal punto di vista del risultato.
Fare risultato contro i giallorossi sarebbe determinante per tornare ad avere entusiasmo e ricominciare a correre in un campionato prima altalenante e poi stentato da parte della Fiorentina.
Contro la Roma sarà una partita delicata anche per capire che squadra è questa Fiorentina che oscilla tra squadra frizzante e divertente e una squadra arenata e frenata dai suoi limiti.

Di
Francesco Zei