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Il blog di Ludwigzaller

Il blog di Ludwigzaller: Meeting

Alla fine è successo: i commentatori abituali del blog e il suo autore si sono incontrati! Ecco il resoconto nelle parole di Ludwig

Inevitabilmente arriva il momento in cui chi si conosce online vuole incontrarsi di persona. Da tempo diversi utenti del blog coltivavano questa idea perversa e alla fine l’hanno realizzata.  Anch’io ho ceduto alla curiosità di conoscere chi si è sobbarcato un lungo viaggio in macchina fino alla Maremma per partecipare al meeting.

Comune la sorpresa nel constatare, ma era scontato, che non c’è una totale corrispondenza tra la mia persona e il Ludwig che scrive su queste pagine. In molti mi immaginavano più serio e professorale o addirittura pensavano che mi sarei presentato in giacca e cravatta. Ebbene non è così. La cravatta non l’ho mai portata e sono una persona autoironica e non altezzosa. L’autobiografia svizzero-tedesca che compariva un tempo sul blog è uno scherzo, benché io abbia visitato spesso la Svizzera, abbia amici da quelle parti e conosca il mito rinascimentale della Svizzera, cui Machiavelli guardava come al modello da utilizzare anche per la Toscana. Attenzione, questo non significa che tra me e Ludwig ci sia un totale scollamento, piuttosto una convivenza.

Quanto alle altre persone che sedevano alla tavola, si tratta innanzitutto, come me del resto, di appassionati della Fiorentina, in grado di ricordare con esattezza risultati e formazioni, sino a spingersi nel remoto passato di Virgili o di Hamrin. Il target rivela la prevalenza di persone adulte, che, per quel che ho capito, hanno lavorato intensamente e ottenuto risultati professionali significativi. C’è chi ha iniziato dalle mansioni più semplici e si è fatto strada nella vita fino a diventare un imprenditore di successo, altri sono avvocati o funzionari di banca. Qualcuno scrive persino dalle Bahamas. Gli storici, i filosofi e i letterati del blog non si sono fatti vedere e mi dispiace. Pochi i fiorentini di nascita, la geografia comprende varie parti della Toscana e ha ramificazioni anche a Roma. Ed è bene che sia così, mi pare: vuol dire che la Fiorentina ha un suo pubblico non locale.

Hanno incominciato a seguire la Fiorentina da ragazzi, affrontando avventurose trasferte su improvvisate Simca mille, al solo scopo di ammirare un gol di Baggio, si sono accomodati sugli scomodi sedili dello stadio di Wembley, non senza il rimpianto per una possibile avventura con una non ignota attrice incontrata qualche ora prima.

Concordano con me nel ritenere la Fiorentina di Montella la migliore degli ultimi anni e vedono nella vendita di Cuadrado la peggior sciagura. Non hanno amato Mario Gomez. Confessano di cadere addormentati seguendo la squadra di Pioli, e non soltanto perché il pranzo domenicale era stato pesante.

E naturalmente s’interrogano sul futuro della Fiorentina. Dicono che così non si può andare avanti, che qualcosa deve cambiare. Ed esprimono tutto il loro scetticismo sulla strategia delle plusvalenze e dei giocatori comprati all’ultimo, senza una precisa idea di squadra, ma limitandosi ad approfittare delle occasioni di mercato. Mi è stato fatto notare che scrivo troppo, che le due cartelle solite (3000 battute) scoraggiano, quindi mi fermo qui, in attesa di poter incontrare in futuro anche gli assenti.

di Ludwigzaller

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