
Sullo sfondo c’è sempre la questione che ha visto coinvolto Federico Chiesa ma adesso c’è da pensare alla gara contro la Lazio che ha bisogno di rilanciarsi
Dopo i fiumi di inchiostro e di parole sulla vicenda che ha visto protagonista Federico Chiesa adesso è giusto concentrarsi sul calcio giocato. L’ultimo sforzo prima della sosta per gli impegni delle Nazionali. Una partita mica semplice. A Roma contro la Lazio. La squadra di Stefano Pioli ha fatto bene fin qui. La posizione in classifica è più che buona. In casa sono arrivate quattro vittorie in altrettante gare. Domenica scorsa sono arrivati tre punti battendo, soffrendo e non giocando benissimo è vero, una diretta concorrente per l’Europa. Punti che valgono doppio. Da mettere in cascina quando arriveranno momenti di difficoltà (speriamo siano brevi o addirittura non ce ne siano proprio).
Coesione. Il gruppo gigliato ha capito che deve sempre scendere in campo e dare il 101%, uscire dal campo stremato e lottare su ogni pallone per conquistare punti. Il calcio poi è strano, non è detto che mettendo in campo il massimo arrivi la vittoria. Di sicuro è arrivato il calore, l’affetto e la spinta della gente. Vedere, percepire, un Franchi che è un tutt’uno con la squadra ci fa ritornare in mente i bei tempi. Squadra e tifosi uniti verso un unico obiettivo: riconquistare sul campo l’Europa. La Fiorentina deve tornare a calcare quei campi. Per arrivare a questo manca l’ultimo salto in avanti. Iniziare a conquistare punti pesanti anche in trasferta. Ad oggi sono arrivate due sconfitte e un pareggio. Se a Napoli i viola avevano pagato il poco coraggio di provare a vincere, a Milano contro l’Inter ci hanno pensato gli episodi a mettersi di mezzo. Però la prova era stata convincente. Dopo un primo tempo di sofferenza, nel secondo la Fiorentina era stata in grado prima di pareggiare e poi di schiacciare lesa propria metà campo l’Inter. Contro la Sampdoria la squadra aveva messo in campo convinzione e idee di gioco e solo alcune leggerezze non gli hanno permesso di tornare a casa con il bottino pieno.
Bivio. Quella di domenica è il primo, vero crocevia della stagione. Una vittoria darebbe ulteriore forza e consapevolezza al giovane gruppo gigliato. Una iniezione di fiducia. Contro un avversario ostico, la Fiorentina sarà chiamata ad una prova di forza. C’è voglia di capire realmente quanto vale e per cosa possa lottare questa squadra. Le sensazioni fin qui sono state positive. Ieri c’è stata l’amichevole contro la Santegidiese (formazione di Promozione). Thereau e Mirallas hanno svolto un lavoro personalizzato. Proprio il belga è uno degli indiziati a scendere in campo dal 1’ a Roma per completare l’attacco con Chiesa e Simeone. Il dubbio vero è a centrocampo ma lì dipenderà dalle condizioni fisiche di Benassi anche se le sensazioni sono positive. Tutti uniti per cercare la prima vittoria esterna per legittimare la posizione in classifica che fa godere una città intera. Avanti viola.

Di
Lorenzo Matteucci