
Benassi: “Obiettivo della Fiorentina entrare in Europa. Bestemmia? Il mio caso è stato chiuso”
Parla così il centrocampista della Fiorentina e dell’Italia, a Coverciano, Marco Benassi: Esordio? “Ci spero, sono venuto qui per dare il massimo. Voglio dare il mio contributo. Non so se giocherò, non ci penso neanche. Penso solo a dare il massimo per giocarmi le mie carte. Poi sarà il CT a fare le sue scelte. Ho iniziato veramente bene questa stagione, anche a livello mentale sto molto bene, mi sento più libero. Ho delle caratteristiche che mi hanno portato a segnare, spero di farne ancora molti, anche se non sarà facile. Sono comunque orgoglioso di aver ricevuto questa chiamata, ho sempre lavorato sodo per arrivare qua in maglia azzurra”. Anno Fiorentina? “Il nostro obiettivo è migliorare quanto fatto l’anno scorso, e provare ad entrare in Europa. Ma ci siamo detti di pensare partita per partita”. Amicizia con Berardi? “Ha subito chiesto di stare in camera con me, ormai facciamo coppia fissa”. Bestemmia presunta contro l’Udinese? È stata un’imprecazione durante la partita, solitamente non mi esprimo in un certo modo. La Federazione ha preso in esame le immagini e non sono arrivate sanzioni. Il caso è chiuso”. Mandragora? “Non vedo i video degli altri, non mi interessa”. Italiani che non giocano? “C’è meno scelta, è vero quello che dice il Ct. Ma quelli che sono stati convocati, e sono qui, sono sicuro daranno tutti il massimo” Tre viola in nazionale? “E’ una cosa che fa sicuramente piacere, ed era un obiettivo della società quando ha iniziato a rivoluzionare la squadra l’anno scorso quello di avere più italiani in squadra. Il segreto della Fiorentina? Sicuramente il gruppo. Dopo la tragedia di Davide ci siamo uniti, tutti, e siamo diventati una cosa unica. Prima c’era Davide, che mandavamo avanti a tutti a rappresentarci. Ora tocca a noi farlo, e questo ci ha responsabilizzato. Giochiamo per un uomo che non c’è più”. I centrocampisti viola che segnano? Ci sono dei meriti dei calciatori, ma anche del modo in cui Pioli ha impostato il gioco. Siamo più vicino alla porta, ci inseriamo di più, e segniamo di più”.

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Redazione LaViola.it