
Il gioco viola si ispira a quello di Klopp al Liverpool. Come i Reds anche la Fiorentina tiene un possesso di palla molto arretrato per poi partire in velocità sulle ali
Si concentra sul nuovo modo di interpretare le partite della Fiorentina il Corriere Fiorentino. La squadra di Pioli si ispira al Liverpool di Klopp. Stesso schema base: il 4-3-3, pressing immediatamente successivo alla perdita del pallone, aggredendo in avanti senza, al contrario, correre all’indietro, quello che Klopp chiama «gegenpressing». L’esempio nitido è il gol di Milenkovic col Chievo. Sul rinvio della difesa gialloblu, il serbo, era quasi al limite dell’area avversaria. Ha aggredito «altissimo», ha recuperato palla, e ha calciato in porta. Quando non è possibile pressare alto, la squadra si chiude e riparte in velocità con le ali. Come fa il Liverpool, appunto. A Klopp, così come a Pioli, non interessa troppo il possesso palla. Col Chievo, infatti, è stato quasi pari. Si tiene la palla là dietro, girandola tra i difensori, per poi verticalizzare all’improvviso (anche saltando il centrocampo) quando si crea lo spazio. Con gli inserimenti dei centrocampisti. Le differenze stanno nel centravanti: Simeone lo è, Firmino è un falso nueve, e quindi i viola cercano anche il fondo, per trovare cross buoni per il Cholito. E poi i terzini. Klopp li usa entrambi come ali (Arnold e Robertson) mentre Pioli ha scelto una via più equilibrata. Da una parte un uomo più offensivo (Biraghi) dall’altra un difensore puro (Milenkovic) molto più bloccato.

Di
Redazione LaViola.it