Su La Gazzetta dello Sport si elogia la nuova, giovane Viola di Pioli. Parla Picchio De Sisti, che riporta alla mente la Fiorentina ye-ye.
Innamorati dei giovani. E’ sempre stato così nella storia del club viola. Lo scudetto vinto dalla Fiorentina ye-ye è un’impresa che continua a emozionare. Anche se sono passati quasi 50 anni. I Della Valle hanno deciso di riproporre questa filosofia calcistica. La squadra di Pioli ha l’età media più bassa del campionato. Fresca e talentuosa. Con un tridente Chiesa-Simeone-Pjaca che potrebbe diventare una delle storie più intriganti della serie A. Picchio De Sisti era l’anima della Fiorentina ye-ye. Il regista capace di esaltare con le sue geometrie i contropiedi di Cavallo Pazzo Chiarugi o i colpi d’artista di Amarildo. «Valorizzare i ragazzi di talento – osserva De Sisti – è sempre stata una missione per la società viola. Firenze sa aspettare e sa far crescere i suoi gioiellini. Veder trasformare in campioni giovani come Batistuta, Baggio o Rui Costa è stato per i tifosi viola come vincere tanti piccoli scudetti».
Il prossimo in rampa di lancio è Chiesa? «Tra due anni può diventare un top-player. E uno dei simboli del calcio italiano. Federico unisce forza e talento. Può fare il tornante, l’esterno d’attacco, la seconda punta. Se riuscirà a essere più freddo in fase conclusiva andrà sicuramente in doppia cifra. Qualsiasi allenatore vorrebbe allenarlo. Sono ragazzi come lui che riportano la gente allo stadio».
La Fiorentina ha un altro figlio d’arte, Giovanni Simeone. «Un cognome pesante. All’inizio c’era qualche sospetto sul suo reale valore. Lo ha spazzato via. Gli ho visto andare a segno all’Olimpico contro la Roma spostando uno come Manolas. Certi gesti sono veri e propri esami di maturità. Il Cholito vale una ventina di gol ed è bello che sia stato convocato in nazionale. Mi piace anche che abbia sempre evitato paragoni con Batistuta. Se alzi l’asticella a quel livello hai perso prima di cominciare».
La terza punta del tridente viola sarà Pjaca. «Piacerà ai tifosi perché è elegante in ogni gesto tecnico. Firenze ama il bello. Non mi sorprende neppure che abbia scelto la maglia numero 10. In qualcosa ricorda fenomeni come Zola, Mancini o Totti. Trequartisti diventati attaccanti. Penso che a Pioli basterebbe che Pjaca diventasse la metà dei campioni che ho citato. La Fiorentina ha un tridente che vale da solo il prezzo del biglietto».
Un tridente che può trascinare la squadra viola a quali obiettivi? «L’Europa League è un traguardo alla portata».
Torniamo ai talenti della Fiorentina: nel campionato d’agosto ha incantato Lafont. «Che numeri ha il francesino. Vorrei ricordagli che la Fiorentina ha una storia di portieri-fenomeno. Da Sarti a Albertosi; da Toldo a Galli. E tra gli ultimi il suo connazionale Frey. Lafont dovrà prendere forza dalle imprese dei suoi predecessori».
In difesa c’è il gioiellino Milenkovic e capitan Pezzella. «Che non è giovanissimo ma che è un vero leader. Pezzella può aiutare questa Fiorentina a crescere bene. Milenkovic è un difensore vecchio stampo con un atteggiamento mentale da difensore moderno. Un cocktail fantastico».
A centrocampo è arrivato Gerson. «Nella Roma faceva l’esterno d’attacco, Pioli lo propone da mezzala. Ha corsa, tecnica e può segnare diversi gol».
E Veretout? «Lui è il guerriero. Quello che non si arrende mai. Visto che può coprire tanti ruoli è l’immagine perfetta del tuttocampista. E mi piace anche Benassi. Di cui si parla poco».
In cabina di regia c’è Pioli. «Sa gestire il gruppo e lavora sui dettagli. Non si atteggia a fenomeno. Mi piace».
Chi regalerebbe della sua Fiorentina ye-ye alla Fiorentina di oggi? «Tutti e nessuno. La mia Fiorentina era solida e ricca di valori in ogni reparto. Da Superchi in porta al bomber Maraschi passando per il trio di centrocampo costituito dal sottoscritto, Merlo e Esposito. Partimmo senza grandi obiettivi e vincemmo lo scudetto. Noi eravamo un gruppo-famiglia e questa Fiorentina, dopo la tragedia di Astori, è diventata un blocco unico. Con una missione: riportare la Fiorentina in Europa».
Di
Redazione LaViola.it