
L’allenatore dei giovani viola parla dei nuovi acquisti di Corvino e anche di Sottil, in ritiro con Pioli.
Il tecnico della Fiorentina Primavera, Emiliano Bigica, parla così a Radio Bruno dal ritiro di San Piero a Sieve: “Riniziamo con grande entusiasmo, con la voglia di conoscere questo nuovo gruppo. Sono felice che molti giocatori dell’anno scorso abbiano trovato nuove sistemazioni importanti. L’avevamo detto che il nuovo format di Primavera avrebbe formato giocatori più pronti per il calcio professionistico. Siamo stati lungimiranti. Iniziamo l’anno da vice campioni d’Italia, con la consapevolezza che ci aspetteranno al varco.
Le due finali perse con l’Inter? Arrivare comunque in finale è un segnale importante, di una società dedita al settore giovanile. Lo dimostra il fatto che in Primavera sono arrivati tanti giocatori nuovi, ringrazio la società per avermi messo a disposizione una rosa di giocatori che possono far bene nel nostro campionato. Nuovi acquisti? La società me ne aveva parlato, mi aveva detto che la rosa sarebbe stata integrata con profili importanti. Tra i nuovi, conoscevo Hanuljak perché l’ho incontrato nell’Europeo in Croazia due anni fa, era il titolare della Croazia U17. Gli altri sono ragazzi nuovi. Sto imparando a conoscerli, mi sembra che siano ragazzi con valori morali e sportivi alti”.
Problema lingua per i nuovi? “Sono più che altro curioso di valutare la mia preparazione della lingua con loro, avrei sempre voluto fare il Liceo Linguistico. Sono attratto dalle lingue e dal conoscere questi ragazzi e le loro culture. Forse all’inizio potremo anche faticare per certi meccanismi e automatismi, ma vedo che hanno voglia di imparare e vedere come funziona il calcio italiano e il mondo Fiorentina. Sono convinto che apprezzeranno tutto il mondo che li circonda. In più la Fiorentina sta facendo corsi intensivi per loro di italiano, come ha sempre fatto con i ragazzi arrivati dall’estero. Dobbiamo cercare di parlare un linguaggio comune, ma non è facile. E’ una sfida che mi affascina, per cercare di ricreare il bel gruppo dell’anno scorso, che ci ha portato fino in fondo”.
La visita a Moena? “C’è grande sinergia tra prima squadra e Primavera. Sono andato a salutare lo staff di Pioli e vedere all’opera i miei vecchi e i miei ‘nuovi’. Sono stato colpito, come tutti, da Montiel, giocatore che ha tecnica, qualità e tempi di gioco, conosce il calcio. Ho visto miglioramenti nei movimenti di Meli, in questo ruolo di mezz’ala. Poi Beloko, grande forza fisica, mentre Vlahovic l’avevo già visto in qualche amichevole con noi l’anno scorso. Anche su Graiciar sono rimasto favorevolmente impressionato”.
Montiel e Vlahovic in prima squadra? “C’è sempre sinergia con la prima squadra, sono attentissimi ai ragazzi che possono far parte del gruppo. Lo conferma il fatto che Sottil è tra i giocatori che Pioli ha portato in tournée, quindi ci punta. Vlahovic lo stesso. Su Montiel non metterei pressione, ha potenzialità e ho visto interviste dei suoi compagni che sono rimasti impressionati. Tutti siamo impressionati da questo ragazzo, ma sono giovani ma non mettiamo troppa fretta e troppa pressione. Sicuramente sarà un ragazzo che farà parlare di sé, come Vlahovic, che già per essere considerato il vice Simeone vuol dire che Pioli ci punta. E a Firenze il ruolo di prima punta è delicato, per essere lì vuol dire che sono profili attenzionati”.
Sottil? “Ha detto lui che deve migliorare a difendere, si sta rendendo conto di questa situazione che lo porterebbe ad essere più completo. Ha 19 anni, deve crescere anche in fretta, ma solo allenandosi con i più grandi si rende conto dove deve migliorare. Ha fatto la differenza in Primavera, si sta rendendo conto che i piccoli difetti vanno migliorati per far parte della Fiorentina”.

Di
Redazione LaViola.it