
La riammissione europea del Milan fa scoppiare tensioni, anche se il club mostra aplomb
Firenze è una polveriera, un vulcano pronto a esplodere. Il clima sereno dei giorni scorsi è stato spazzato via dal comunicato del Tas e da quello dei tifosi pronti a rilanciare la battaglia contro la proprietà del club viola.
La società viola è furiosa per l’Europa League che si è definitivamente allontanata. Silente ma assolutamente ferita da quello che è accaduto. Un colpo duro al rapporto fra i viola e il Palazzo del calcio.
Pioli e i giocatori sono furibondi per aver tanto lavorato per una Coppa che per loro sa solo di fiele, una coppa avvelenata. Ma il peggio deve solo arrivare. È infatti definitiva la rottura fra gli ultrà della curva Fiesole e i Della Valle.
La tregua successiva alla morte di Davide Astori ieri è stata rotta con un comunicato del gruppo principale della Fiesole che ha chiesto a gran voce la cessione della società da parte dei fratelli padroni della Tod’s. E con il comunicato hanno fatto capire che adesso la contestazione tornerà, ineluttabile.
Magari già nei prossimi appuntamenti viola. Tutto questo senza parlare del mercato di Corvino mai attaccato per il proprio lavoro, nessuna parola neppure per l’arrivo dei due nuovi acquisti Christian Nørgaard e Gerson. Difesa sempre attuale invece per la squadra, per tutti i giocatori e per i tecnici. Muso duro solo con i Della Valle.
MATTINA DI TENSIONE. La mattina di ieri era iniziata con grande tensione. Che dalle strade di Moena si trasferiva presto fin dentro lo stadio Benatti dove la Fiorentina si allenava. Dalle 11 tutti ai telefonini o sui computer per sapere cosa aveva deciso il Tas. Il pessimismo e l’ottimismo si scontravano rabbiosamente. Poi intorno alle 12 la notizia, una coltellata.
I primi a reagire erano i giocatori. Su Instagram era il capitano viola Pezzella a dare sfogo alla tensione: «Oggi più che mai, insieme siamo più forti». Furioso Dabo, mentre Pioli cercava di dare la massima carica all’intero gruppo. Dicendo che l’Europa diventerà la battaglia della prossima stagione.
E LA SOCIETÀ VIOLA ? Silenzio, rabbia malcelata ma nessun commento. Si parla a lungo di un comunicato del quale però progressivamente si perdono le tracce. D’altra parte fin qui il club viola aveva accuratamente evitato le dichiarazione su una vicenda che riguardava, in primis, un club avversario.
Solo Andrea Della Valle si era fatto sfuggire un: «Per gioco e comportamento meriteremmo l’Europa ma non vogliamo parlare…». Infine un comunicato diramato intorno alle 18.30 di poche parole: «In tutta questa vicenda la Fiorentina ha avuto un chiaro ruolo di spettatrice rispettosa delle decisioni che le autorità competenti avrebbero preso. Teniamo inoltre a precisare noi la partecipazione alle coppe siamo abituati a guadagnarcela sul campo per meriti sportivi come del resto abbiamo fatto per tanti anni».
Niente di più, nello stile assunto per l’intera vicenda e dal primo minuto. Resta il fatto che quello di ieri è stato senza alcun dubbio un venerdì di fiele. Che inoltre porterà con se solo tensioni figlie della rottura fra tifo e Della Valle.
RABBIA ULTRA’. Nella tarda mattinata di ieri, quando la voce della sentenza del Tas favorevole al Milan ha iniziato a circolare, il gruppo Unonoveduesei, centrale della Fiesole, ha diramato un comunicato di totale rottura.
Ecco alcuni stralci. «Dopo 9 mesi di abbandono totale e volontario si sono “dovuti” ripresentare a Firenze per la scomparsa di Davide. Di fronte a questa tragedia qualsiasi persona di buon senso avrebbe colto l’occasione per parlare e mandare un messaggio alla città di Firenze. Era il minimo che si poteva fare. Risultato: il nulla. Spariti. Il vostro tempo è scaduto. La piazza (non quella di Moena) ve lo farà capire. L’unica cosa che questo progetto deve ancora raccontare è che i Della Valle se ne devono andare».

Di
Redazione LaViola.it