
Come riporta La Gazzetta dello Sport, non siamo al punto «i soldi non sono un problema», ma definirlo semplicemente «interesse» a questo punto è davvero riduttivo. L’Inter punta forte su Federico Chiesa: per il talento ventenne della Fiorentina i nerazzurri sono pronti a mettere in piedi un’operazione dalle grandi dimensioni, fino a sfondare il «muro» dei 70 milioni tra cash e giocatori.
Non si vende In realtà, il primo muro da abbattere è quello dell’incedibilità dell’ala azzurra. In casa viola sono stati chiari a gennaio e lo sono oggi, anche di fronte ad attenzioni plurime (hanno bussato pure Napoli, Roma e Juve) e sempre più pressanti. Non c’è nessuna intenzione, spiegano i vertici della Fiorentina, di cedere l’azzurro. Anzi, l’idea è quella di rinnovargli il contratto, adeguarlo economicamente (2,5 milioni l’anno) e renderlo immagine di un progetto che ha passato «l’anno zero».
Non sono solo parole, la Fiorentina ha rifiutato a gennaio e poi di nuovo in questa sessione un’offerta da 50 milioni più Ounas e Rog da parte del Napoli. Contandoli male, contandoli al ribasso, stiamo parlando di una settantina di milioni. Così, quando i vertici nerazzurri hanno ribadito la volontà di aprire una trattativa per il figlio di Enrico, la risposta viola è stata chiara: «Sapete che offerta abbiamo rifiutato dal Napoli?».
Ma l’Inter non si è spaventata, e in questo senso siamo oltre l’interesse. La risposta arrivata da corso Vittorio Emanuele è stata «Lo sappiamo, e la cosa non ci spaventa. Se lo vendete, siamo pronti a sederci a un tavolo». Su quel tavolo la dirigenza nerazzurra non porterà solo contanti. Anche una volta superato lo scoglio delle plusvalenze da chiudere entro il 30 giugno, l’Inter non avrà un budget tale da poter arrivare a pagare cash un giocatore che ha raggiunto quotazioni del genere. Tanto più visto che dovrà comunque migliorare la rosa con altri innesti.
Però i nerazzurri sono convinti di avere un tris di carte da giocare che possono interessare Pantaleo Corvino, d.g. viola. I profili nerazzurri che rispondono alle esigenze della Fiorentina (ingaggio che rientri nei parametri della società, buone prospettive future, adattabilità al 4-3-3 di Pioli) sono Yann Karamoh, Henrique Dalbert e Federico Valietti. Le carte d’identità dicono 1998, 1993 e 1999; Corvino era stato sulle piste del francese prima che arrivasse all’Inter; l’esterno sinistro brasiliano ha mostrato poco quest’anno, ma tanto in Francia; il terzino della Primavera è uno dei pezzi pregiati della nuova nidiata da scudetto dell’Inter Primavera. Non c’è ancora una trattativa, ma se nascerà questi tre o altri giovani nerazzurri potrebbero piacere più di Ounas e Rog. Il grosso, comunque, Ausilio dovrà farlo con i contanti: serviranno 40-50 milioni, per averli a disposizione l’Inter sarebbe disposta a una cessione importante. Detto che Skriniar è considerato incedibile, i nomi sono quelli di Perisic e Brozovic e, a quotazioni più basse, Candreva.
Un’offerta del genere può far vacillare la volontà della Fiorentina di godersi Chiesa per un altro anno? E l’idea di ritoccare solo una squadra che verrebbe confermata per 7-8 undicesimi, dopo le cessioni della scorsa estate? Forse, anche se alla fine peserà molto la volontà della famiglia Della Valle. Diego al momento è all’estero, per cui non sono attese svolte immediate. Pioli aspetta e osserva: «Federico è il giovane più forte in Italia. Mi piacerebbe allenarlo ancora, ma so che il mercato è imprevedibile e che quando si arriva a certe cifre è difficile prendere decisioni». E la volontà del giocatore? Non ha fretta di andarsene. Il feeling con la città e il club è ottimo, la lunga «luna di miele» coinvolge anche il padre Enrico, che gli fa da agente. In caso di partenza proprio Chiesa sr avrebbe espresso un apprezzamento per il progetto nerazzurro e papà e figlio sarebbero d’accordo sulla volontà di restare in Italia, preferendo le nostre big a quelle europee.
Se poi quel famoso tavolo dovesse davvero aprirsi, i nerazzurri non saranno gli unici a volercisi sedere. La Roma pare aver rinunciato, considerando la quotazione attuale troppo alta. Il Napoli sembra aver «riempito» il settore esterni con l’aggiunta di Verdi a una rosa che ha già Insigne, Callejon e magari anche Mertens (con Milik centravanti titolare). Anche se continua a inseguire Politano su cui rimane pure l’Inter (atteso in settimana un nuovo incontro con il suo agente). La Juve resta alla finestra, ma con l’attenzione alta di una vedetta. A Torino avrebbero messo in cantiere l’operazione Chiesa per la prossima estate (2019), ma se si scatenasse la bagarre, la Juve si inserirebbe certamente. Sapendo di incontrare più di qualche resistenza, perché dopo Bernardeschi per la Fiorentina sarebbe difficile vedere un altro gioiello finire in bianconero.

Di
Redazione LaViola.it