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Toni, Mutu, Jovetic: quei ‘no’ dei Della Valle per i gioielli viola. Ceduti poi all’estero

Parlando di Federico Chiesa e della tentazione di una super offerta, Il Corriere dello Sport – Stadio ricorda gli interventi diretti dei Della Valle nel fermare trattative praticamente già fatte per alcuni campioni viola. ‘Ora no, magari in futuro… sì’. In origine è stato Luca Toni. Tanti gol, per la precisione 31 e annessa Scarpa d’Oro, ma con Calciopoli arriva una doppia pesante penalizzazione. Mentre Toni si vede all’Inter, pronta a sborsare 25 milioni per prenderlo, Diego Della Valle non ci pensa minimamente a dare il centravanti a Moratti: DDV piomba nel ritiro di San Piero a Sieve (8 agosto 2006), prende da parte Luca, ci parla nell’hotel che ospita il gruppo di Prandelli e lo convince a restare a Firenze per dare una mano alla Fiorentina a togliersi dai guai di una classifica ad handicap (-19 di partenza). Morale? Toni dà la mano, va via poi un anno più tardi verso il Bayern Monaco con ricchissimo contratto.

Poi l’intervento diretto di Andrea Della Valle nei confronti della Roma ormai ad un passo dall’accordo per acquistare Adrian Mutu (estate 2008, due dopo il “caso Toni” e stesso epilogo: il “Fenomeno” rimane a Firenze). Quindi si arriva a luglio 2012. Su Jovetic è dato per certo il trasferimento alla Juventus, ma Andrea Della Valle telefona a JoJo, gli fa un discorsetto su programmi e ambizioni, gli “promette” che del suo futuro professionale se ne riparlerà dodici mesi più tardi. Stevan accetta e un anno dopo farà le valigie. Destinazione Manchester City.

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