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Fiorentina, 20 anni di gloria: i duri Cholito & Chiesa e un ultimo desiderio

Come riporta La Gazzetta dello Sport, un grande orgoglio e un piccolo rimpianto. Comunque presente. «Sarebbe bastata una vittoria in più durante tutta la stagione per giocarsi l’Europa a San Siro. Ma la stagione, sportivamente parlando, resta molto positiva». Pioli sintetizza l’annata che sta finendo. «La più complicata della mia carriera, per quello che sapete». Pronto però, dopo un po’ di vacanza, a tuffarsi con rinnovata energia sulla prossima. Che dovrà riportare obbligatoriamente la Fiorentina in Europa. Farlo con una base certa, al contrario della passata estate, aiuta tutti. Partendo dai figli d’arte là davanti. Simeone (classe 1995) e Chiesa (1997) sono stati il presente. Ma soprattutto dovranno garantire il futuro.

Stasera i due talenti tenteranno il gustoso sgambetto al Milan. Guidando l’attacco come quasi sempre. Tredici gol per il Cholito, capace di superare i dodici festeggiati lo scorso anno al Genoa, centrando l’obiettivo personale «autoimposto». Qualche problema in più davanti alla porta per il figlio del grande Enrico, fermo a quota 6. «Dovevo segnare di più, migliorerò» ha detto «Chiesino» qualche giorno fa. In generale però, la stagione dell’esterno viola è stata buonissima. La crescita è constante, certificata anche dall’esordio in Nazionale. Sono 19 quindi i gol segnati complessivamente dai due in campionato. Trovare il numero 20 sarebbe tanto.

Qualità quindi. Ma anche continuità. Prendete Chiesa: stasera giocherà la 36partita di questo campionato. Ne ha saltate due (Inter e Roma), entrambe per squalifica. Partendo titolare in tutte le altre escluso una, proprio contro il Milan all’andata. Era stanchissimo, entrò al 54’. Simeone è andato addirittura oltre: ha giocato tutte le gare. Gli ultimi viola di movimento presenti in tutte le partite furono Toni e Fiore, correva il 2005-06.

Più che in campo, il cruccio dei tifosi sui propri talenti porta al mercato. «Siamo nelle condizioni di poter resistere a qualsiasi tentazione» disse qualche tempo fa Corvino, parlando di Chiesa. Pensare a Federico come una bandiera non si può. Ma l’idea di tenerlo ancora un po’ a Firenze per completarne la maturazione sfruttandone nel frattempo le qualità, è centrale. Anche Simeone ha estimatori. Soprattutto per la facilità di segnare alle big. Tre gol al Napoli, due alla Roma, esultanze con Inter e Milan. La Fiorentina però non ha alcuna intenzione di privarsi dell’argentino.

Per stasera non c’è proprio emergenza. Ma nemmeno abbondanza, soprattutto in mezzo. Veretout è out per squalifica (3 turni), Badelj acciaccato. Con il Mondiale alle porte potrebbe essere risparmiato. Anche dietro Laurini non è al top, mentre torna a disposizione Vitor Hugo. Sarebbe stata una finalissima per l’Europa, la sconfitta con il Cagliari ha rovinato i piani viola. Ma la voglia di far bene stasera, garantisce la Fiorentina, è immutata.

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