
Come riporta il Qs-La Nazione, la Fiorentina non si scansa e il Napoli si schianta, ci sono riflessi viola sullo scudetto quasi cucito sulle maglie della Juve, ma prima di ogni altra considerazione l’impresa esalta il valore di chi stravince con pieno merito la partita: la tripletta di Simeone annienta una versione desolata della squadra di Sarri, che gioca in 10 per 85 minuti _ espulsione di Koulibaly per fallo da ultimo uomo con chiara occasione da gol _ ma contro molti pronostici luccica sul maxischermo del calcio l’orgoglio della serata magica viola.
Fiorentina perfetta, come alla fine perfino il moderato Pioli ammette, mentre niente riesce al Napoli, che dopo la rimonta della Juve a San Siro contro l’Inter stoppa clamorosamente il tentativo di rimonta e naufraga con la testa, prima ancora che con le gambe. Lo stress da inseguimento prolungato mortifica la squadra di Sarri e apre la strada a una sontuosa Fiorentina che, al contrario, gioca una delle migliori partite per determinazione e cinismo, restando ancora agganciata alla possibilità di conquistarsi la qualificazione in Europa, a 3 punti dal settimo posto del Milan.
Ma fa ovviamente più notizia il clamoroso tonfo del Napoli, che Sarri dopo l’espulsione di Koulibaly ridisegna togliendo Jorginho (!) per Tonelli, scegliendo quindi l’assenza totale di rischio in una partita che invece ne avrebbe richiesto parecchio. Il flop è una resa senza condizioni (solo un tiro in porta di Mertens), ma alla fine i giocatori del Napoli – stremati – vanno sotto la curva dei loro tifosi e vengono applauditi.
Simeone esce dal campo con il pallone che spetta a chi ha segnato tre gol (quota 13 in tutto il campionato, battuto il primato dell’anno scorso nel Genoa) e rappresenta il cuore infinito di un gruppo che ha vissuto una stagione devastante. I tifosi del Napoli restano muti, la curva Fiesole nel frattempo canta ‘O sole mio’ con un dialetto passabile. Una storia abbastanza pazzesca.
Perché la Fiorentina pressa sempre bene e costruisce. Simeone segna il primo gol al 34’ sfruttando un’indecisione di Tonelli che non calcola bene il rinvio lungo di Biraghi (Reina battuto di sinistro), raddoppia nel secondo tempo con un tap-in nell’area piccola dopo una ribattuta di Reina, triplica nel recupero disegnando un diagonale basso dopo un lancio lungo di Chiesa. In mezzo a tutto questo, tanta Fiorentina e pochissimo Napoli. Reina seduto nell’area piccola dopo il fischio finale è la foto della disfatta.

Di
Redazione LaViola.it