
Il tecnico della Spal, il fiorentino Leonardo Semplici, ha parlato al Corriere dello Sport – Stadio. Ecco alcune sue parole: «C’è emozione, grande, forte, sentita. Mi auguro di viverla nel migliore dei modi. Di sicuro sarà una giornata particolare».
Lei però il Franchi lo ha già vissuto da allenatore… «Con la Fiorentina Primavera ci ho giocato due volte, una semifinale di Coppa Italia contro la Juve e la finale della stessa competizione con la Lazio. Purtroppo perdemmo».
Anche la Spal viene da 6 risultati utili consecutivi. «Avessimo vinto anche noi le ultime sei partite a quest’ora saremmo tutti in vacanza (ride, ndr). Invece ne abbiamo vinte due e ottenuto 4 pareggi. Certo, sarebbe bello domani fermare la Fiorentina come abbiamo fatto con la Juve. Avremo diverse assenze però confido lo stesso in una bella prestazione da parte dei miei ragazzi».
Tra i suoi giocatori chi ha fatto il salto di qualità maggiore? «Sono in molti, fra questi Viviani, Schiattarella anche se non è più giovanissimo e Lazzari che in questo momento è sotto gli occhi di tutti. E’ partito dai dilettanti e ora si sta proponendo a ottimi livelli. Nel giro di due anni sarà in un club importante».
Sogna ancora in futuro di allenare la Fiorentina? «Il sogno rimane anche se quello di adesso è salvare la Spal e continuare ad allenare in Serie A».
La sta sorprendendo Chiesa? «Due anni fa lo volevo portare alla Spal e lo chiesi prima a suo padre Enrico, che ho allenato a Figline, poi alla Fiorentina: per sua fortuna Federico è rimasto a Firenze. Di lui finora, prima ancora che le qualità tecniche che sono indiscusse, mi ha colpito l’aspetto caratteriale. Ha veramente tutto per fare una carriera eccezionale».
A proposito di carattere: sia la Spal che la Fiorentina hanno dimostrato di averne tanto… «Non ci sono dubbi. Certo che quanto capitato alla Fiorentina è stata una tragedia incredibile, davanti alla quale non si sa mai come si può reagire. Nel caso della scomparsa di Astori è stata la città per prima a dare un segnale di grandissima e sentita partecipazione e questo la squadra lo ha sentito subito, lo ha percepito e ne ha tratto forza per compattarsi e ripartire. Senza dimenticare Pioli, che è stato bravissimo e ha fatto un lavoro eccezionale».

Di
Redazione LaViola.it