
Su La Gazzetta dello Sport si parla di Giovanni Simeone. Dieci. Per impegno e cattiveria, ma non solo. Perché Giovanni ci ha creduto davvero fino alla fine, ha lottato a lungo da solo lì davanti, senza mai rinunciare ad un duello (41 totali, più di chiunque altro), ad una spallata, a un tu per tu con Fazio e Manolas (o Juan Jesus più avanti) o ad una corsa utile anche solo a pressare i portatori di palla avversari. Quello di ieri del Cholito non è solo il terzo gol consecutivo (dopo quelli segnati a Crotone e Udinese: non gli succedeva dal gennaio 2017) ma è soprattutto un gol clamoroso per caparbietà, cattiveria agonistica, fame e capacità di costruzione.

Di
Redazione LaViola.it