
Passo dopo passo, stavolta anche a fari spenti, la Primavera della Fiorentina ha conquistato la Semifinale del Torneo di Viareggio. Traguardo che mancava da tre anni, quando i viola furono estromessi dalla competizione per mano del Verona. La squadra di Bigica è arrivata al penultimo atto complicandosi notevolmente la vita, perché il Sassuolo non ha la qualità dello scorso anno e perché la partita (sul 2-0) era stata indirizzata su un sentiero di tranquillità. L’errore di Diakhate in chiusura di primo tempo ha complicato i piani ed ha richiesto uno sforzo mentale e fisico per tornare di nuovo avanti dopo il 2-2 di Mota Carvalho (attaccante che comunque ha già una storia in Serie B con la Virtus Entella).
La partita contro il Sassuolo ha confermato quello che si sapeva fin qui. Premettendo che la competizione è logorante (si gioca ogni due giorni su campi pesantissimi), la squadra di Bigica ha messo in mostra un ottimo attacco ed una difesa completamente da registrare. Orfana di Hristov, il leader tecnico del pacchetto arretrato, la retroguardia viola ha concesso troppo agli avversari. Distrazioni da evitare lunedì contro la Juventus, perché il centrale bulgaro non ci sarà nemmeno contro i bianconeri (sarà ancora in Nazionale). Bene, invece, il reparto offensivo. Gabriele Gori ha trovato una continuità da bomber vero. Sempre in gol nelle ultime sei partite, quando tocca un pallone in area lo trasforma in oro. Meno pimpante del solito Sottil, che però ha dimostrato di poter indirizzare la partita con un lampo (sul terzo gol). Un fattore, nella metà campo avversaria, è diventato Diakhate. Tre gol per il capitano viola, diverse belle giocate, alternate alle solite amnesie. La voglia di strafare lo porta a sbagliare, talvolta, in posizioni di campo pericolose (come accaduto ieri sul primo gol del Sassuolo).
L’impressione, però, è che ci sia un giocatore con il quale la Fiorentina possa guardare davvero al futuro. Gori e Sottil sono giustamente sulla bocca di tutti, ma Valencic è il cervello della squadra, il Badelj della Primavera. Sta trovando continuità dopo l’infortunio al crociato che lo ha tenuto fuori nel finale della scorsa stagione ed all’inizio di quella attuale. Ma in campo si muove già come un veterano. L’età lo aiuta, un ’99 che duella anche con dei 2000 o 2001 ha vita più facile, è vero, ma la sensazione è che su di lui la Fiorentina punti davvero forte. E’ uno di quelli che Pioli tiene maggiormente d’occhio. Sarà in ritiro a Moena con la prima squadra (sicuramente insieme a Hristov, Gori, Sottil e Diakhate), poi lo staff tecnico valuterà il da farsi. Un campionato di Serie B può fargli bene (come sta facendo bene a Castrovilli), ma il regista del futuro potrebbe essere proprio lui.

Di
Alessandro Latini