
Nessuno in casa viola, da quel 4 marzo, è stato e mai sarà più lo stesso, scrive la Gazzetta Dello Sport. L’unico modo per onorare veramente la memoria di Astori è raccoglierne l’eredità. E diffonderla. E Riccardo Saponara lo sta facendo con dedizione e sacrificio vivendo, a detta del suo stesso allenatore, «Il miglior momento della stagione dal punto di vista della convinzione». La forza di risollevarsi dopo un’annata che poteva sembrare da buttare è un valore. Facendo parlare i numeri, mai Saponara aveva giocato in campionato da titolare in stagione (lo aveva fatto solo in Coppa Italia) fino a quella drammatica mattina di Udine. Nelle sfide con Benevento e Torino invece, Riccardo ha giocato dal primo minuto. Lo ha fatto molto bene. Sono arrivate altrettante vittorie e l’impressione che per il numero 8 viola sia nata una nuova, grande, possibilità. Che sta sfruttando, visto che contro il Toro è stato il miglior insieme a Badelj. Saponara ed il croato stesso in campo creano gioco e danno tutto. Uno gioca una ventina di metri davanti all’altro, in verticale. E qualcosa è cambiato anche a livello tecnico nel gioco della Fiorentina, adesso più palla a terra e più manovrato con qualche verticalizzazione in più.

Di
Redazione LaViola.it