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Lo strazio dei genitori, via da Udine con il trolley di Davide

Il giorno dopo il dolore è ancora palpabile nell’hotel ritiro della Fiorentina dove è scomparso nella notte tra sabato e domenica Davide Astori. Così scrive Il Corriere dello Sport. All’interno del Là Di Moret le lacrime a bagnare i volti e ad affogare i cuori dei parenti dello sfortunato difensore viola che si preparavano a un’altra giornata simile a una via crucis. Tra tristi adempimenti burocratici ai quali assolvere e chilometri da percorrere per organizzare l’ultimo saluto al loro caro. In mattinata, alle 10 in punto, se ne sono andati Renato e Anna, il padre e la madre del capitano viola, rientrati nella frazione di San Pellegrino Terme dove abitano.

Sono arrivati a casa, nel condominio della frazione Ruspino, intorno alle 14,30 e hanno parcheggiato l’auto nel garage, accolti da altri parenti venuti per confortare i genitori, sembrati molto provati quando nel parcheggio dell’albergo hanno caricato un trolley viola e uno zaino nero nel bagagliaio dell’auto. La famiglia Astori e la compagna del giocatore domenica notte hanno dormito nell’hotel: a loro era stata riservata una saletta dove hanno mangiato (poco) e in un’atmosfera irreale. Poi sono saliti in camera, in quel Là Di Moret dove, nella camera 118, era scomparso il loro Davide.

Nella struttura ieri sono rimasti fino a tarda mattinata il segretario della Fiorentina Fabio Bonelli, il medico sociale Luca Pengue, il responsabile della sicurezza Simone Francini e un autista. Sguardi bassi e cellulari caldi, sono stati nella hall, in costante contatto con Firenze e assistiti con discrezione dal personale dell’hotel.

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