
Queste le parole di Claudio Onofri, ex calciatore che ha commentato per Sky Atalanta-Fiorentina , ai microfoni di Radio Bruno: “Nel primo tempo l’assemblaggio di sei giocatori nuovi ha penalizzato l’Atalanta. Però c’è stato tanto merito della Fiorentina, questo va riconosciuto: sta bene in campo, è aggressiva e non concede quasi mai contropiedi pericolosi (ha subito solo un gol su contropiede in stagione). Il lavoro pian piano sta producendo risultati, non sono quelli aspettati dai tifosi abituati ai vari Borja e Vecino, ma pian piano Pioli sta dando risultati di continuità. Ci sono dei valori: Veretout lo prenderei in ogni squadra, Badelj è davvero intelligente. In attacco in effetti c’è qualche problema”.
“Purtroppo il calcio italiano è scaduto alla terza-quarta posizione nell’ambito europeo per quanto riguarda i proventi che arrivano. Dunque, realtà come la Fiorentina fanno fatica, non si parla della storia della Fiorentina, che è gloriosa, ma del presente. In Italia ormai solo alcune realtà come Juve e Napoli riescono a mantenere i propri giocatori importanti. Le altre realtà si devono barcamenare in qualche modo. Ovviamente, poi, in questo contesto che chi lavora meglio e chi meno”.
“Rosso a Milenkovic? Il primo fallo non era da ammonizione: il serbo ha preso la palla. sul secondo giallo invece non c’è nulla da dire. Comunque sia, credo che questo episodio non abbia influito tantissimo: nel primo tempo la Fiorentina aveva dominato, poi l’Atalanta è cresciuta e la partita si è fatta bruttina, anche per merito delle due squadre che hanno messo tanta aggressività. Ho incontrato Tomic, il procuratore di Milenkovic, e mi ha chiesto un parere sul suo giocatore: io gli ho detto che è un ottimo giocatore. Ha giocato con l’handicap di giocare in un ruolo non suo, contro un avversario brevilineo come Gomez e con Gil Dias come compagno di fascia, che per caratteristiche rientrava in ritardo. Tutto sommato se l’è cavata molto bene”.
“Pioli troppo rigido nelle scelte? Non è facile cambiare in corso d’opera: le situazioni che crei le hai preparate in allenamento, se cambi rischi di scombinare le cose. È anche vero che un tecnico deve riuscire a vedere durante la gara le problematiche insorte durante la partita e cercare di ovviarle”.

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Redazione LaViola.it