
Intervista a Tuttosport per Giovanni Simeone: «Rivivere la gioia immensa di un anno e mezzo fa quando, con la maglia del Genoa, segnai una doppietta a Buffon e contribuii a regalare alla squadra e ai tifosi una vittoria importantissima per 3-1».
Era il 27 novembre 2016: quella partita rappresenta ancora adesso il momento più esaltante della sua giovane esperienza nel calcio italiano? «Sicuro, ma non solo a livello professionale. Quello è stato il giorno più bello della mia vita. Lo dissi allora e lo ripeto ora. L’emozione per quella doppietta resterà per sempre nei miei ricordi, da raccontare e tramandare un domani ai miei figli quando li avrò e saranno grandi».
I tifosi viola aspettano che lei domani conceda il bis. «Darei tutto per riuscirci. Ma rinuncerei al gol pur di vincere. Sono carico a mille».
Il Franchi intanto sembra darle una carica speciale: delle 7 reti fatte finora, cinque le ha realizzate nello stadio di casa. «I tifosi mi danno davvero una grande carica, è bello condividere la felicità del gol con loro. Anche per questo vorrei riuscirci nella sfida più sentita a Firenze. C’è un’attesa incredibile: l’altro giorno ero al supermercato e non c’è stata persona che riconoscendomi non mi abbia detto: ‘mi raccomando, segna a Buffon, battete la Juve’. Prima di altre partite non era mai successo».
Lei fin qui ha trafitto Roma, Milan e Inter ma la sua Fiorentina in questa stagione non ha ancora battuto una big. Sarà la volta buona? «Me lo auguro. La Juve è una delle squadre più forti, è compatta, solida, esperta, difende e attacca bene, ha tanti campioni e nonostante abbia vinto tanto ha sempre fame. Però io e i miei compagni abbiamo una voglia matta di regalare una notte magica alla nostra gente. Questa Fiorentina può fermare questa Juve».
Da cosa deriva tanto ottimismo? «Dalla consapevolezza di avere dei valori, dal fatto che anche noi siamo affamati, dalla certezza che ogni squadra, anche la più forte, ha qualche punto debole. E la Juve non fa eccezione. Se lotteremo fino alla fine, senza mollare, con cuore, coraggio, grinta, potremo riuscirci. Insomma, siamo pronti».
Per questo ha firmato con i viola fino al 2022? «Credo in questo progetto, fin dal nostro primo incontro il direttore Corvino fu chiaro: questa Fiorentina può solo crescere e tornare ai livelli di qualche anno fa quando era stabilmente in Europa».
Lei è un appassionato d’arte: a quale opera paragonerebbe Fiorentina-Juve? «Ad un quadro che raffigura la battaglia di Waterloo».

Di
Redazione LaViola.it