Finisce con tutto, o quasi, il Franchi che lascia i gradoni e si precipita fuori. Inferociti, lanciando slogan contro squadra, Corvino, i Della Valle. Applausi solo per il Verona e per Pecchia. Rabbia e una rottura che ora è davvero insanabile. Quattro gol subìti in casa, contro il Verona che pareva sul «bagnasciuga» naufrago. Gol di Kean (doppietta), con il ragazzo di proprietà della Juve che passeggia sul cadavere viola. Gol iniziale di Vukovic e finale di Ferrari. Nel mezzo il mini sussulto di Gil Dias entrato con Saponara (suo l’assist) nella ripresa.
Una squadra viva, quella veneta, un’altra assolutamente incomprensibile, in uno stato di totale confusione mentale. Perde, pesantemente, una squadra che pare non sapere neppure chi è. Confusione, totale. Dopo la pessima figura, con sconfitta, a Genova, tutti si aspettavano una reazione. Niente, addirittura peggio che contro la Sampdoria. Pioli era sicuro di una risposta: sbagliava. La sua squadra è planata a terra, incapace di qualsiasi segno di vita. La peggiore Fiorentina da tempo immemorabile. Pallida, inconsistente, impaurita, leggera, confusa, capace di avere possesso di palla, un numero record di tiri in porta ma sempre senza logica, senza un’anima.

Di
Redazione LaViola.it