
Fiorentina e Hellas Verona: due squadre che, per motivi diversi, non stanno vivendo un momento particolarmente positivo e che domenica si affronteranno al Franchi.
Proprio in vista di questo match di Serie A LaViola.it ha intervistato in esclusiva mister Andrea Mandorlini, che ha presieduto la panchina dell’Hellas Verona dal 2010 al 2015 regalando grandi soddisfazioni ai tifosi gialloblu: “Guardando la classifica e guardando le qualità delle rose sembrerebbe una partita già scritta. Tuttavia, nel calcio le partite scontate non esistono. Sono rimasto stupito della sconfitta della Fiorentina a Genova: commentando la sfida contro l’Inter avevo visto una squadra in netta crescita, autrice di una gran bella prestazione. Anche il Verona arriva da un brutta sconfitta con il Crotone. Sicuramente sono due squadre che vogliono rifarsi l’una contro l’altra”.
A proposito della sconfitta con la Sampdoria: Pioli è stato criticato per le scelte operate. Si poteva fare di più?
“Faccio fatica a giudicare: non vedo il lavoro dei giocatori, che Stefano osserva ogni settimana. Non so cosa sia successa: ho visto la partita e, francamente, poteva finire anche con un numero superiore di reti. C’è stato un predominio assoluto dei blucerchiati. Non era la Fiorentina vista con l’Inter: dopo quella partita avevo visto una squadra che stava crescendo. Non so da cosa possa essere dipeso, se dalla sosta arrivata al momento sbagliato o da altro. Però, domenica è un’altra partita e il passato non conta più nulla”.
Si aspetta qualcosa dal mercato della Fiorentina?
“Certo, manca qualcosa. Ma io sono convinto della crescita di tanti giocatori rispetto all’inizio. E’ chiaro che migliorare una squadra è sempre possibile. Deciderà la società il miglior modus operandi”.
Verona penultimo, proveniente da quattro sconfitte consecutive e contestato dai tifosi. Come può uscire Pecchia da questa situazione?
“Sono molto legato a questa piazza e non voglio parlare troppo. È una stagione così, i valori tecnici li abbiamo visti… Il Verona resta comunque una squadra che si deve salvare, anche all’ultima giornata di campionato. a dispetto dei risultati qualche buona prestazione in precedenza si era vista. È chiaro che la disfatta con il Crotone non se l’aspettava nessuno: era una partita delicatissima”.
Parlando di un giocatore che ha allenato, ci fa un parziale bilancio della stagione di Simeone?
“Ha fatto sette gol in campionato, l’anno scorso al primo anno di Serie A ne ha segnati 12. Penso arriverà in doppia cifra; è chiaro che tutti vorrebbero il bomber da venti gol in campionato. Ma i progressi ci sono, e il giocatore per continuare a progredire deve essere assistito dalla crescita della squadra. Comunque, un attaccante da doppia cifra resta sempre un ottimo attaccante”.

Di
Marco Zanini