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Pioli, il dopo-sosta è spesso positivo. Ma il rientro a gennaio è a volte ‘maledetto’

Alti e bassi nella stagione, fino alla continuità raggiunta da metà novembre: otto risultati utili consecutivi per la Fiorentina, che domenica sfida la Sampdoria a Marassi. Con l’incognita sosta: i viola di Pioli erano in buona forma prima della Befana, i doriani in caduta libera con tre sconfitte nelle ultime quattro gare (cinque nelle ultime sette partite). La pausa invernale, insomma, rimette tutto in discussione. Anche se la Fiorentina, fino ad ora, è sempre tornata ‘in palla’ dopo le varie soste. A settembre ci fu la vittoria di Verona, 5-0: la prima della nuova stagione. A ottobre, dopo la sosta, altra vittoria: 2-1 al Franchi contro l’Udinese. Meno bene, invece, a novembre, con i viola che pareggiarono 1-1 a Ferrara contro la Spal.

E la Samp? A settembre fu rinviata la gara con la Roma, dopo la sosta di ottobre arrivò il bel 3-1 casalingo contro l’Atalanta. A novembre, poi, un altro successo importante: 3-2 contro la Juventus.

Il rientro a gennaio, dopo la pausa invernale, non è però sempre stato agevole per la Fiorentina. Spesso con gare ‘maledette, specie con Montella. Si ricorderà lo 0-2 al Franchi contro il Pescara del 2012/2013, oppure la sconfitta 1-0 a Parma nel 2014/2015 (nell’anno che portò al fallimento dei ducali). Nel mezzo, anche un Fiorentina-Livorno 1-0, con l’infortunio di Rossi nell’anno del Mondiale (e della finale di Coppa Italia) in cui Pepito era capocannoniere.

Meglio invece con Sousa: nel 2015/2016 bella vittoria 3-1 a Palermo, prima del crollo con il mercato di gennaio. Lo scorso anno, infine, fu rinviata per maltempo la partita di Pescara: la ‘lunga sosta’ di 24 giorni portò così direttamente a Fiorentina-Juventus, con vittoria viola per 2-1 grazie a Kalinic-Badelj.

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