L’idea somiglia molto ad una tentazione. Nell’allenamento di ieri pomeriggio si sono impennate le quotazioni di Babacar per una maglia da titolare domenica all’Olimpico. L’attaccante senegalese è stato impiegato da Pioli nella squadra titolare in tutte le prove tattiche. O meglio, è stato impiegato insieme a Chiesa e Thereau nelle esercitazioni offensive. Un indizio pesante, perché Simeone ha sempre composto l’altro tridente, quello con Eysseric e Gil Dias. Non che, ad oggi, il Cholito sia tagliato fuori per prendersi la sua consueta maglia da titolare, ma l’insistenza di Pioli su Babacar apre un ballottaggio che, fino a ieri, sembrava non esserci.
Le buone notizie ci sono anche dall’infermeria, ormai svuotata. In gruppo tutti i reduci da infortuni. Laurini, Badelj e Thereau, ma mettiamoci pure Saponara, che sembra poter trovare la continuità sperata ad inizio stagione. I primi tre sono tutti in lizza per una maglia da titolare. Laurini tornerà a destra e comporrà il reparto difensivo con Astori, Pezzella e Biraghi. Fallito l’esperimento Maxi Olivera, il giocatore ex Pescara tornerà a prendersi la fascia mancina. A centrocampo nessun dubbio: Badelj tornerà in cabina di regia, con Benassi e Veretout ai suoi lati. In attacco, come detto, insieme al rientrante Thereau ed a Federico Chiesa, uno fra Babacar e Simeone, con il senegalese che prova una clamorosa rimonta sul più giovane compagno.
Pioli, quindi, prosegue con il 4-3-3, nonostante che nei primi giorni della settimana qualche spiffero dal centro sportivo avesse fatto intendere l’idea del tecnico di cambiare qualcosa a livello di sistema di gioco. Tanto per intendersi, l’idea di passare alla difesa a 3 c’è, perché la batteria dei centrali è forse quella meglio assortita. Idea che, al momento, sembra destinata a rimanere tale. Il motivo principale è legato ad un singolo, che con la difesa c’entra poco. Tutto ruota intorno al nome di Federico Chiesa, che nel 3-5-2 o nel 3-4-1-2 (modulo che chiamerebbe in causa Saponara) sarebbe costretto a giocare a tutta fascia in entrambe le fasi di gioco. In questo momento Pioli non si sente pronto per chiedere un sacrificio del genere alla sua stellina, anche perché Chiesa è uno di quelli che vede meglio la porta ed è sempre uno dei più pericolosi nell’area avversaria. Allontanarlo dall’area di rigore, al momento, è un rischio troppo grande. L’alternativa sarebbe fargli fare la seconda punta, ruolo che però è destinato a Cyril Thereau nella testa di Pioli.
L’impressione è che il cambio di sistema di gioco, al momento, sia opzione valida solo a gara in corso, come accaduto in diverse partite, non ultima quella contro la Spal. Al bisogno Pioli è pronto a modificare la sua Fiorentina, ma per adesso non dal primo minuto. Il tempo per lavorare ad un cambio più radicale può esserci solo a gennaio, quando il campionato si fermerà dopo la partita contro l’Inter del 5 gennaio. I giocatori andranno alcuni giorni in vacanza, certo, ma Pioli avrà comunque a disposizione diversi allenamenti per provare qualcosa di nuovo.
Di
Alessandro Latini