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Tanti stranieri, domina il francese. Ma con Pioli in campo si parla l’italiano

Tante lingue nella Fiorentina, ma una sola lingua guida, l’italiano. Lo ha chiesto Pioli ai giocatori. Tanto francese, tra Jordan Veretout, Cyiril Thereau, Valentin Eysseric, Vincent Laurinì e il senegalese Babacar, poi spagnoli, croati, un portiere polacco come Dragowski, e poi il serbo Milenkovic e il norvegese Zekhnini. Ampio il versante portoghese con Bruno Gaspar e il brasiliano Vitor Hugo, poi uruguaiani e argentini. Pioli ha chiesto di parlare italiano specialmente in campo.

Dopo la gestione Paulo Sousa, che parlava un italiano accettabile e in campo dava indicazioni in spagnolo o portoghese, la Fiorentina ha dunque deciso che l’italiano dev’essere la lingua parlata dai giocatori, indipendentemente dalla loro origine e nazionalità. Un modo come un altro per fare gruppo, per dare un’identità precisa.

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