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Editoriali

Saponara senza pace, talento non troppo fortunato. Per adesso ‘ride’ solo Corsi…

La notizia è piombata sul mondo Fiorentina intorno all’ora di pranzo. Prima qualche rumors, poi la conferma ufficiale della società viola: nuovi problemi per Riccardo Saponara, stavolta si tratta di una metatarsalgia al piede sinistro. La Fiorentina sgombra subito il campo da equivoci: con la pulitura della caviglia (svolta pochi giorni dopo la fine dello scorso campionato) niente a che vedere. Non che questo sollevi particolarmente il morale ai tifosi viola, ma sicuramente mette al riparo lo staff medico da una pioggia di critiche. Tempi di recupero non indicati. Questo significa che sicuramente non sarà a disposizione di Pioli per la gara contro l’Udinese, poi si vedrà. E questo aspetto non fa che aumentare la preoccupazione, perché non si tratta di un infortunio preciso i cui tempi di recupero rientrano in schemi piuttosto delineati.

Sta di fatto che l’ennesimo stop fisico proprio in questo momento non ci voleva. Saponara si era riaffacciato timidamente in campo a Verona. 34 minuti giocati e zero cose da ricordare, ma il fatto di averlo rivisto lasciava ben sperare. Anche perché quella mezzora significava una buona iniezione di fiducia da parte di Pioli. Niente lasciava immaginare un nuovo stop così repentino, anche perché erano in tanti quelli che caldeggiavano il suo ingresso fra i titolari. “Con Saponara si può verticalizzare la manovra, ha l’ultimo passaggio”. Tutto vero, peccato che in questo momento il talento di Forlì non sia sorretto dalla condizione fisica.

E da quando è a Firenze, di soddisfazioni Saponara se n’è tolte poche. Numeri impietosi, che parlano della miseria di 450 minuti giocati in maglia viola. Più o meno cinque partite da quando, nello scorso febbraio, è approdato in viola. Quattro sole le gare da titolare nello scorso campionato (una giocata fino alla fine), due gol realizzati (contro Torino e Pescara) e due assist (contro Sampdoria e Crotone). Per lui e la Fiorentina un mezzo disastro, perché il suo arrivo dall’Empoli prometteva ben altro bottino. E’ vero che anche nell’ultimo periodo in Azzurro non aveva brillato, ma si rumoreggiava che avesse bisogno solo di cambiare aria per tornare quello che aveva incantato nelle due stagioni precedenti. Invece niente, a Firenze è continuato il periodo nero. La pulizia alla caviglia dello scorso maggio doveva servire per averlo a disposizione già nella seconda settimana di ritiro a Moena. Invece, anche sulle Dolomiti, solo lavoro personalizzato in palestra e, raramente, sul campo. Pioli lo ha sempre aspettato, e sicuramente continuerà a farlo, ma anche in società cominciano a fremere, perché l’investimento la prossima estate sarà pesante.

Inevitabilmente si torna lì. La Fiorentina dovrà pagare all’Empoli i 9 milioni di euro del riscatto obbligatorio ed è chiaro che la speranza sia quella di riscattare un giocatore sano e decisivo, perché per i parametri economici della Fiorentina l’investimento non è per niente secondario. Per adesso a sorridere è solo Fabrizio Corsi, che sicuramente in estate avrà i suoi 9 milioni di euro. E per ora ridono meno in viale Fanti, ma il tempo per cambiare umori e prospettive sicuramente c’è. Saponara ha bisogno di tranquillità, fiducia, lavoro ed un pizzico di fortuna, che finora non c’è stata, per togliersi di dosso quella fastidiosa etichetta di ‘pacco’ che comincia a serpeggiare in maniera piuttosto costante.

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