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Cene, colloqui, social: la vera rivoluzione è il ‘metodo’ Pioli

Una vera e propria rivoluzione. Silenziosa, ma netta. Mentre tutti discutevano di quella (al contrario, palese) che stava cambiando il volto della Fiorentina sul mercato, nello spogliatoio, e sul campo, un uomo e il suo gruppo di collaboratori lavorava a fari spenti. Quell’uomo, ovviamente, è Stefano Pioli. Uno che, senza far rumore, ha ribaltato il mondo viola. Come? Prima di tutto ricreando attorno e dentro alla squadra un clima di entusiasmo. Pioli fin dal primo momento ha dimostrato convinzione e senso di appartenenza. Pubblicamente, e non solo. Uno spirito che i tifosi hanno colto al volo. Non a caso si sono schierati al fianco di tecnico e squadra.

Un altro aspetto fondamentale del “Metodo” è la cura del gruppo. #Insiemesiamopiùforti è l’hashtag che in questi giorni accompagna tutti i post dei giocatori viola sui vari social network. Da Chiesa che rilancia la foto del suo abbraccio con Pioli a Simeone che posta quello collettivo dopo il gol dello 0-1 sul Verona. Un aspetto, questo, che Pioli ha coltivato fin da subito. Spesso è lo stesso allenatore, per fare un esempio, ad organizzare le cene di squadra. È successo sulle Dolomiti e l’appuntamento (quasi una volta alla settimana) viene regolarmente rispettato anche a Firenze. E poi ancora. I colloqui individuali. Pioli ama confrontarsi faccia a faccia. Non solo discorsi davanti a tutti insomma, ma anche lunghi confronti a quattrocchi. Un esempio? Badelj. Era convinto di andarsene e invece, grazie al lavoro “ai fianchi” del tecnico, ha deciso di restare. Oppure Benassi. Pioli lo ha chiamato prima ancora che firmasse (idem Thereau), gli ha spiegato cosa aveva in mente, e dopo le prime difficoltà (durante la sosta) ci ha parlato tantissimo. Sarà un caso, ma a Verona l’ex Torino ha dato le prime, grandi, risposte.

Capitolo allenamenti. Sono diversi quasi ogni giorno, e sono caratterizzati da sfide. Ogni esercitazione porta con se premi o penitenze. Un modo per rendere divertenti anche i momenti teoricamente più noiosi o faticosi. Senza trascurare la cura dei dettagli. E la serietà. Anche lunedì, alla ripresa dopo il trionfo di Verona, Pioli ha spostato immediatamente l’attenzione sugli aspetti che non lo avevano convinto. La fase difensiva, per dire, secondo lui va ancora migliorata. E parecchio. C’è, infine, una parolina “magica”: condivisione. Al centro sportivo c’è un’aria nuova. Fresca. Dal bunker creato da Sousa all’apertura quasi totale. Staff, dirigenti, ma non solo. Anche magazzinieri o “addetti ai campini”. Con Pioli non esistono barriere e, presto, si aprirà anche qualche allenamento ai tifosi. Perché lui lo sa. #Insiemesiamopiùforti.

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