Parla così Antonio Di Gennaro al Corriere dello Sport – Stadio: «Premessa: la proprietà si è espressa in maniera categorica alla fine della scorsa stagione sulla volontà di poter farsi da parte e a quel punto è iniziata una fase di ridimensionamento, perché sono andati via i giocatori più forti, di qualità, di esperienza, di leadership, quelli che hanno fatto la storia del precedente quinquennio. Così è stato deciso di puntare sui giovani che se sono bravi e crescono producono effetti positivi sia a livello tecnico che economico come ha dimostrato il “tesoretto” messo insieme nel primo mandato di Corvino, quindi l’idea potrebbe essere giusta, anche se è difficile da applicare. Fondamentale, intanto, è che sia rimasto Badelj nelle vesti di “equilibratore” insieme a Astori.
Uno dei giovani viola che mi intriga? Gil Dias. E’ un talento, è un investimento. E poi è un mancino: a me i mancini sono sempre piaciuti, col sinistro fanno quello che vogliono, ne vorrei almeno 2-3 in squadra. Gil Dias da una parte e Chiesa dall’altra potrebbero essere il valore aggiunto».
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Redazione LaViola.it