Tra polemiche, tante, problemi, mercato, in settimana inizierà la nuova stagione della Fiorentina. Quella targata Stefano Pioli sulla panchina viola. Mercoledì mattina alle 9.30 ci sarà la presentazione della nuova maglia, qualche ora prima i giocatori, vecchi e nuovi, si sottoporranno alle prime visite mediche e test fisici. Poi Pioli darà il via ai primi allenamenti al centro sportivo, prima della partenza di sabato per il ritiro di Moena.
I casi Borja Valero, Kalinic e Bernardeschi, in una maniera o l’altra, stanno tenendo tutti sulle spine. Lo spagnolo in settimana parlerà e allora il quadro della situazione sarà chiaro a tutti. Per Kalinic e Bernardeschi si attende che Milan e Juventus rendano ufficiali le loro offerte.
Una situazione generale che si è arricchita con le dichiarazioni di Pantaleo Corvino, che proprio alla vigilia dell’inizio del nuovo anno, un po’ a sorpresa, ha affermato che “Bernardeschi è un prodotto del nostro vivaio, noi siamo ancora dell’idea che lui possa rimanere con noi. Kalinic e Borja Valero sono legati alla Fiorentina e noi siamo molto legati a loro. Per noi fanno parte del progetto, se vogliono andare via devono essere loro a dirlo”.
Bene, ottimo, perfetto. Ma perché allora la Fiorentina nei giorni scorsi ha incontrato l’Inter per parlare dello spagnolo, dopo che a gennaio la stessa società viola aveva detto si all’offerta arrivata dalla Cina e pochi mesi prima l’aveva offerto (così risulterebbe) a Spalletti e alla Roma? Per un giocatore che fa parte del progetto non si dovrebbe parlarne, proporlo, discuterne con nessuno.
Stesso discorso per Kalinic. Perché mandare Ramadani a parlare col Milan per il croato e allo stesso tempo cercare un accordo col Genoa per prendere Simeone Jr?
Si arriva a Bernardeschi. Pantaleo Corvino lo dichiara non sul mercato, il presidente Cognigni alcune settimane fa aveva sottolineato che “rinnova oppure sarà ceduto”. Altro caso da risolvere ma intanto i contatti tra i club vanno avanti.
Di sicuro la ‘formula’ devono restare motivati, convinti e soddisfatti, è diventato il tema fisso delle ultime sessioni di mercato viola. Un must che forse deve cambiare, visto che non si può chiedere di essere soddisfatti, motivati e convinti quando più delle volte si chiede di andare via perché l’ingaggio è alto o l’età non è più giovane.
Vedremo quello che accadrà nelle prossime ore. È ormai chiaro a tutti che quello della Fiorentina sarà un mercato particolare, difficile, pieno di problemi e dubbi. Il tutto con Pioli che a pochi giorni dal ritiro di Moena non sa ancora chi portare in ritiro e su quale rosa potrà puntare per provare a rilanciare la Fiorentina.

Di
Gianni Ceccarelli