
Sulle pagine del Corriere dello Sport-Stadio, prendendo spunto dalle parole rilasciate da Giancarlo Antognoni, si esamina come lui possa essere l’uomo giusto per ricucire lo strappo tra società e tifosi. L’Unico Dieci conosce bene i tifosi viola, gli ultrà, gli vuole bene ed è a sua volta amato, ma sa anche che la Fiesole ha un’anima e delle norma interne. I consigli sono ascoltati, ma se c’è chi pensa di condizionare gli ultrà ha sbagliato di grosso. E sbaglia chi immagina che dietro la protesta possano esserci interessi diversi dal tifo puro e semplice. Giancarlo questo lo sa bene e con misura. Mai ha messo la sua storia sul piatto della bilancia. Senza enfasi, senza presunzione, ha semplicemente detto alla gente che a lui piacerebbe vincere in viola, almeno da dirigente. Vincere, parola giusta, la chiave che serve, il passepartout per ogni porta, anche quella del cuore. Non da garante, perché nessuno può garantire, ma da dirigente-tifoso. E’ così che deve essere. E’ questo che la Fiesole ha chiesto ai Della Valle, anche nel lungo striscione esposto sabato durante la gara con la Lazio.

Di
Redazione LaViola.it