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La riscossa di Vecino, in rete dopo 39 tiri a vuoto. Primi gol al Franchi

Non segnava in campionato da oltre 11 mesi, Matias Vecino. Era il 15 maggio 2016, Lazio-Fiorentina 2-4. Anche allora, ultima giornata della scorsa stagione, l’uruguaiano timbrò con una doppietta personale il match dell’Olimpico. 342 giorni dopo, Vecino serve ancora la doppietta in Serie A. Una gioia speciale per lui: sono, quelli all’Inter, i primi gol al Franchi dell’uruguaiano.

Vecino aveva segnato in stagione solo in Europa League, nel 2-1 sul campo del Qarabag. In campionato, invece, era ancora a secco. Con uno score abbastanza sfiduciante: ben 39 tiri senza esito positivo in Serie A, prima della serata di ieri. Tra conclusioni ‘sbilenche’ da fuori, pali e parate dei portieri. Era anche tra i centrocampisti centrali di Serie A con più tiri nello specchio, 17, ma ancora a secco di gol.

Vantaggio viola con inserimento puntuale su cross di Milic, poi il 3-2 realizzato dopo scambio con Borja Valero, progressione e diagonale vincente. Oltre ai gol, come sempre, la consueta corsa sfrenata di Vecino: ‘strappi’, sostanza e rendimento, contro l’Inter ancora una volta il giocatore che ha corso di più, con 12,5 km. Una media generale che in campionato parla di 11,3 km a partita, in assoluto il ‘maratoneta’ con più chilometri nelle gambe della rosa viola.

Un giocatore di affidabilità, che oltre a qualità offre tanta quantità. Una stagione fatta di alti e bassi, anche quella di Vecino, che però pare uno dei pochi punti fermi per la nuova stagione. I due gol contro l’Inter hanno dato la conferma: l’uruguaiano ha margini importanti, specie se più libero di avanzare in progressione, magari come mezz’ala del centrocampo a tre. Questo pensiero tattico toccherà poi al nuovo tecnico. Ma Vecino può essere tranquillamente una delle importanti certezze per la Fiorentina del futuro.

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